GIORGETTI NON SI STA OCCUPANDO SOLO DI RIPULIRE L’IMMAGINE DI SALVINI IN EUROPA: IL RESPONSABILE ESTERI DELLA LEGA STA LAVORANDO CON ALCUNI IMPRENDITORI AL PROGETTO DI UN QUOTIDIANO POLITICO SNELLO E INCISIVO. UNA SPECIE DI “FOGLIO” DI DESTRA (ORA CHE L’ORIGINALE È SCHIERATO CON ZINGARETTI). AL PUNTO CHE SAREBBERO STATI SONDATI ALESSANDRO GIULI E GIULIO MEOTTI, OLTRE A INTELLETTUALI DI PESO COME GIOVANNI ORSINA, GIULIO SAPELLI, MARCELLO PERA E…
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Gianluca Zappa per www.startmag.it
Grandi manovre nella Lega. Giancarlo Giorgetti, da poco nominato responsabile Esteri della Lega, è in movimento. Ieri a Catania, nel corso della cosiddetta Pontida del Sud della Lega a sostegno di Matteo Salvini, come ha raccontato ieri Paola Sacchi su Start Magazine, ha lanciato un messaggio che apre scenari per il movimento capitanato da Salvini.
Per l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Conte 1, è giunto il momento di «aprire un dialogo col Ppe».
«Non si tratta di entrare nel Partito popolare, sia chiaro, non ci dobbiamo sposare, io non voglio fare matrimoni con nessuno – ha aggiunto oggi a Repubblica – Ma dobbiamo prendere atto che l’Europa esiste, piaccia o no.
E io ritengo che il partito che governa in quindici regioni ed è primo in tutti i sondaggi, una Lega di governo, debba confrontarsi con chi comanda in Europa: ovvero col Ppe. E chi è determinante nel Ppe? La Cdu tedesca.
Ecco, siccome adesso si va verso il rinnovo della segreteria della Cdu, sarà importante avviare un dialogo con chi guiderà quel partito. Non vuol dire che bisogna smettere di essere sovranisti – continua arrotolando le maniche della camicia bianca fin sopra il gomito – ma di vivere questa accezione nel senso che la sovranità appartiene al popolo. Che poi, se ci pensate, anche Orban è in quel partito e mica lo cacciano, ci sarà un perché».
Giorgetti, comunque, non si occupa solo di Europa e Ppe. Secondo le indiscrezioni raccolte da Start in ambienti parlamentari, il responsabile Esteri della Lega coltiva anche con alcuni imprenditori vicini alla Lega il progetto di un quotidiano politico snello e incisivo.
L’idea sarebbe una sorta di Foglio pre svolta Pd (qui l’articolo del notista Francesco Damato sul Foglio filo Zingaretti): 4 pagine, molta politica ma anche cultura, con firme di peso: i promotori del progetto avrebbero già sentito alcuni intellettuali di peso nell’area liberale-conservatrice come Giovanni Orsina, Marcello Pera, Giulio Sapelli e Antonio Pilati.
I promotori cerca per la direzione una figura giovane, non necessariamente un giornalista politico, che condivida in linea di massima l’impostazione di centrodestra che avrà il quotidiano.
Per questo sarebbero stati sondati anche Giulio Meotti, giornalista e saggista, firma di cultura ed esteri del Foglio, e Alessandro Giuli, già condirettore del Foglio e ora conduttore di Seconda Linea su Rai2.