GIORGIA È PRONTA A CEDERE AI BALNEARI E ANDARE DI NUOVO ALLO SCONTRO CON BRUXELLES – IL GOVERNO PENSA A UNA PROROGA DI TUTTE LE CONCESSIONI PER GLI STABILIMENTI FINO AL 31 DICEMBRE 2025. UN MODO PER PRENDERE TEMPO, IN VISTA DI UNA MAPPATURA DELLE COSTE ITALIANE CHE PUNTA A RINVIARE ANCORA LE GARE AL 2029 NELLE REGIONI DOVE LE SPIAGGE LIBERE SUPERANO IL 25% DEL TOTALE – PECCATO L’UE ABBIA GIA’ MINACCIATO IL DEFERIMENTO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA…

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Estratto dell’articolo di Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”

 

STABILIMENTI BALNEARI

Una proroga di tutte le concessioni balneari fino al 31 dicembre 2025. In prima battuta sarebbe questo l’orientamento del governo, prima di mettere mano al riordino delle concessioni per l’uso delle spiagge lungo le coste e i laghi italiani. Il rinvio della scadenza servirebbe a guadagnare tempo in vista di una mappatura delle riviere italiane, il progetto fa parte delle misure contenute nella bozza (anticipata dal Sole 24 Ore ) di riordino del settore dei balneari, allo studio dell’esecutivo.

 

PROTESTE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO

Nei piani del governo la classificazione delle coste dovrebbe essere adottata con un decreto del presidente del Consiglio entro il mese di aprile 2025 [...]

 

La catalogazione servirà, inoltre, a ribadire l’eccezione al principio della scarsità del bene, richiesto per applicare la direttiva Bolkestein, che in nome della concorrenza impone la messa a gara di tutte le concessioni.

 

Così se nel lungo termine il governo continua ad accarezzare l’idea di disinnescare lo spettro delle gare, evitando al tempo stesso un deferimento alla Corte di giustizia europea, nell’immediato con la nuova mappatura punta a stabilire un secondo round di proroghe: nelle regioni in cui le spiagge libere risultano inferiori al 25% del totale le concessioni verrebbero allungate fino al 31 dicembre 2027, mentre per le regioni in cui la quota è superiore al 25% l’idea è di estendere la validità delle concessioni al 31 dicembre 2029.

 

GIORGIA MELONI IN SPIAGGIA

Allontanando ancora una volta l’obbligo della messa a gara delle concessioni, che, vale ricordare, allo stato attuale sono destinate a scadere il 31 dicembre 2024, o al più tardi alla fine del 2025, se in presenza di contenziosi o ragioni che impediscano di procedere con i bandi.

 

Uno scenario, quello contenuto nella bozza, che sembra rassicurare i balneari, reduci dalla protesta che li ha spinti alla mobilitazione, con tanto di serrata. Resta, comunque, lo scoglio di Bruxelles: la Commissione deve esprimere un parere informale sul piano del governo. L’esito del negoziato non è scontato e si prefigura l’ennesimo braccio di ferro tra Roma e Bruxelles. [...]

CONCESSIONI STABILIMENTI BALNEARI
SCIOPERO BALNEARI BY ANDREA BOZZO - IL GIORNALONE - LA STAMPA