GIRAMENTI DI MELONI/2 - GIALLO SULLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DELLA DUCETTA AGLI STUDENTI IN UNA SCUOLA DI MESSINA. ALCUNI GENITORI NON HANNO GRADITO LA "OBBLIGATORIETÀ" DELLA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO - LA LEADER DI FRATELLI D’ITALIA: "MAI STATA INVITATA E NON AVREI IN OGNI CASO ACCETTATO PERCHÉ…" - L'INCONTRO, INIZIALMENTE IN PROGRAMMA IL PROSSIMO MARTEDÌ, È STATO ANNULLATO
-Franco Stefanoni per corriere.it
Diventa un caso il libro di Giorgia Meloni, Io sono Giorgia, che il 25 maggio doveva essere presentato all’Istituto economico statale Antonio Maria Jaci di Messina. La leader di Fratelli d’Italia avrebbe dovuto partecipare con un collegamento online, così come la parlamentare Ella Bucalo, responsabile scuola di FdI, ma alcuni genitori non hanno gradito la «obbligatorietà» della partecipazione all’evento e, dopo aver sollevato la questione, Fratelli d’Italia ha smentito che Meloni avesse concordato una sua presenza in collegamento web.
L’accusa dei genitori
Secondo una prima ricostruzione, i ragazzi erano stati avvertiti tramite una circolare in cui si invitava «l’intera comunità scolastica» a partecipare. Gli assenti non avrebbero avuto i crediti formativi previsti. Nella circolare era scritto: «I docenti vigileranno sugli alunni in presenza, provvederanno a mantenere il collegamento all’incontro per tutta la sua durata; avranno cura di rilevare le presenze degli alunni, valide come Pcto», cioè i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento «di riferirle successivamente ai tutor di competenza». Dinah Caminiti, madre affidataria di un ragazzo egiziano di 17 anni, via social aveva parlato di «campagna elettorale travestita da presentazione di un libro.
È gravissimo. Mio figlio, 17 anni, egiziano, musulmano, arrivato sulle costa siciliana con il barcone, in affido da 6 anni ad una famiglia non tradizionale (io e il mio compagno non siamo sposati), ha l’obbligo da parte della scuola superiore cittadina, che frequenta con ottimi risultati, di partecipare alla presentazione del libro della signora Meloni, pena assenza da giustificare.
All’incontro non è previsto un dibattito libero con gli alunni, ma già organizzato. La signora Meloni chiede la libertà di educazione e a casa mia sfonda una porta aperta. Abbiamo insegnato ai nostri figli, l’importanza e il rispetto delle persone e delle parole. Penso anche ai tanti studenti della comunità Lgbt. Io non rimango a guardare. Che si attivi immediatamente la scuola ad organizzare un contraddittorio e/ o ad invitare altrettanti scrittori di appartenenza politica opposta a quella dell’onorevole Meloni. Conto sul vostro appoggio».
La replica di FdI
Ma poi sono arrivate le precisazioni. Ella Bucalo, sentita da Adnkronos, ha infatti raccontato: «È una vicenda assurda, non ne so nulla. Sono stata contattata dalla scuola, ma non avevo alcun accordo definitivo per partecipare alla lezione online.
Con me c’era stata solo la proposta di pensare a un incontro, nulla di definito, tra l’altro, la vicepreside che ho contattato questa mattina mi ha assicurato che si tratta di una iniziativa extra-curriculare, senza obbligo di frequenza e senza crediti». Secondo Bucalo «mi avevano detto che si trattava di incontri con gli autori di libri che fanno normalmente, di un’attività di routine, io della circolare che parla della mia presenza e di quella della Meloni non ne so nulla».
Anche Meloni, via ufficio stampa, ha smentito la partecipazione all’evento. Aggiungendo: «Si precisa, inoltre, che il presidente Meloni non ha mai neanche ricevuto un invito a questa iniziativa e non avrebbe in ogni caso accettato, ritenendo da sempre che la presenza degli esponenti politici nelle scuole non possa essere in alcun modo imposta agli studenti».
Sinistra italiana: «Presenteremo un’interrogazione parlamentare»
Nel frattempo, la vicenda ha sollevato immediate polemiche. «Fanno bene gli studenti e le famiglie a protestare. Si sospenda l’iniziativa», ha detto il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, «il ministro Bianchi attivi a questo punto l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, faccia chiarezza fino in fondo e siano presi i provvedimenti necessari nei confronti della dirigente scolastica, che non può permettere che una scuola diventi sede di un comizio di FdI e soprattutto che gli venga data dignità formativa. Sulla vicenda sarà presentata un’interrogazione parlamentare».
L'Anpi: «Fatto grave e sconcertante»
Anche Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale l’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) ha reagito: «Non può sfuggire la gravità e la sconcertante singolarità del fatto: è inammissibile che la leader nazionale di un partito, nonché parlamentare in carica, sia protagonista di un incontro con studenti e insegnanti; ciò produrrebbe un precedente didattico che va bloccato. Non esiste e non deve esistere alcun nesso tra la funzione formativa pubblica e l’esposizione di ragioni politiche e partitiche, ancorché dietro la copertura della presentazione di un’autobiografia, peraltro tutta politica. L’Anpi fa un appello forte alle autorità competenti affinché l’iniziativa venga immediatamente sospesa».