LE GIRAVOLTE DI UN GUITTO – IL NYT LO CRITICA PER L’OPPOSIZIONE AI VACCINI E GRILLO CAMBIA IDEA. COME SU RODOTA’: LO VOLEVA AL QUIRINALE, POI LO DEFINI’ “UN OTTUAGENARIO MIRACOLATO DALLA RETE” – PER IL GIORNALE USA E’ SOLO “UN COMICO”
1. DR BEPPE E MR GRILLO, COME DR. JEKYLL E MR. HYDE
Mattia Feltri per la Stampa
Effettivamente è scorretto dire che Beppe Grillo è contro i vaccini. Così come è scorretto dire che è a favore dei vaccini. Diciamo che c' è Dr Beppe e Mr Grillo. Dr Beppe, ottobre 1998: «Là dove hanno fatto i vaccini le malattie sono scomparse, dove non li hanno fatti sono scomparse lo stesso». Mr Grillo, maggio 2017: «Noi antivaccini? È una balla».
In fondo non è difficile distinguere. Dr Beppe, ottobre 2008: «Lo psiconano Berlusconi è un padrone che ha preso ispirazione dal suo modello, Putin». Mr Grillo, gennaio 2017: «La politica ha bisogno di statisti forti come Putin». Dr Beppe, aprile 2013: «Perché non votate Rodotà? Troppo colto? Onesto? Indipendente?». Mr Grillo, maggio 2013: «Rodotà, un ottuagenario miracolato dalla Rete».
Dr Beppe, ottobre 2013: «Abolire il reato di clandestinità è un invito ai migranti a imbarcarsi per l' Italia». Mr Grillo, agosto 2015: «Il reato di immigrazione clandestina è inutile, una perdita di tempo». Dr Beppe, novembre 2008: «Obama è venuto dalla Rete, come noi, cambierà il mondo». Mr Grillo, marzo 2014: «Obama viene qui a contrabbandare la sua economia, il suo gas, i suoi F35, e noi zitti».
Dr Beppe, marzo 2015: «Fuori gli indagati dallo Stato!». Mr Grillo, dicembre 2016: «Gli avvisi di garanzia sono atti dovuti, non ci fermeranno così». Dr Beppe febbraio 2013: «Non ho mai detto di uscire dall' euro». Mr Grillo, dicembre 2014: «Il problema vero non è uscire dall' euro, è uscire il più velocemente possibile». Chi vuole si prende Dr Beppe, chi vuole Mr Grillo, e chiusa lì.
2. IL NEW YORK TIMES VS “IL COMICO”
Ilario Lombardo per la Stampa
Questa volta il malcapitato è un giornale straniero. E non uno qualsiasi, ma il New York Times , la vecchia «signora in grigio» che con Donald Trump ci sta facendo una certa abitudine alle bordate dei leader politici poco disponibili con chi di lavoro smonta la propaganda politica attraverso le domande.
Beppe Grillo se la prende con il prestigioso quotidiano per un editoriale dal titolo «Populismo, politica e morbillo» in cui si fanno paragoni tra Trump e il comico genovese per come trattano il tema dei vaccini. Negli Stati Uniti Trump ha cavalcato un certo scetticismo montante contro i vaccini e flirtato con l' ipotesi - pericolosissima secondo la scienza - che provocherebbero l' autismo. In Europa, invece, è emerso che in uno dei Paesi membri più importanti c' è stato un calo delle vaccinazioni e un aumento del morbillo.
«In Italia - scrive il quotidiano - il movimento populista Cinque stelle guidato dal comico Beppe Grillo ha fatto attivamente campagna su una piattaforma anti-vaccini, ripetendo i falsi legami tra vaccinazioni ed autismo. Per questi e altri scettici, la diffusione del morbillo in Italia dovrebbe suonare come un allarme forte». L' articolo è firmato Editorial Board, un collettivo di giornalisti che rappresentano un corpo estraneo rispetto alla newsroom del quotidiano ma sono anche la voce ufficiale del Nyt , diversa da quella personale dei columnist .
In questi tempi dove si riflette sui concetti di populismo e post-verità, il giornale mette in guardia da una certa leggerezza con cui alcuni politici affrontano temi di vitale importanza sociale e sanitaria. Al Nyt ovviamente non è sfuggito il contesto italiano dove i vaccini sono da mesi al centro di uno scontro con Matteo Renzi. «Il M5S forse - precisa il giornale - non è responsabile per l' intera diffusione, dato che lo scetticismo sui vaccini è anteriore alla crescita del partito. Ma la percentuale di bambini vaccinati è calata costantemente negli anni recenti».
A Grillo però non basta: definisce «una balla» quanto scritto, a sostegno della quale «non c' è nulla, neppure un link, un riferimento, una dichiarazione. Nulla». Il comico chiede al direttore del giornale «di dire quali sono le fonti su cui si basa questa fake news». Neanche il tempo di pubblicare il post sul blog che sul web appaiono a raffica video e dichiarazioni di archivio. Su tutti: uno spettacolo di Grillo datato 1998 in cui si scagliava contro i vaccini e un' intervista a Paola Taverna in cui la senatrice M5S difendeva il diritto di verificare «la teoria sostenuta da molte persone che il vaccino sia causa di autismo».
Ma l' elenco è lungo e a segnalare i link e le fonti richieste da Grillo è anche il corrispondete da Roma del Nyt Jason Horowitz. Sul suo profilo si possono trovare tweet, testi di legge, mozioni di vari esponenti del M5S o di ambienti vicini che hanno alimentato dubbi e generalizzazioni secondo la stessa logica utilizzata con le Ong.
A livello parlamentare a lungo è stata dibattuta la linea ufficiale che il M5S deve tenere sull' argomento «svilito -attacca la senatrice Vega Colonnese - da una campagna medioevale che va a discapito del vero oggetto del confronto», l' alternativa tra «obbligo e accompagnamento alla vaccinazione che esprime un approccio diverso rispetto a quello coercitivo ma ha lo stesso obiettivo, garantire la più ampia copertura vaccinale possibile».
La sfumatura è sulla «consapevolezza», dicono i 5 Stelle, che incassano il sostegno di Guido Silvestri, immunologo italiano dell' Università di Atlanta. Silvestri si dice soddisfatto dalla collaborazione con il M5S che ha aderito «al 100%» a un documento che presto sarà pubblicato sul blog e che esprime una posizione scientifica pro-vaccini, ma non nasconde anche come «anime anti-vaccini, benché minoritarie, purtroppo esistono nel M5S».