GIU’ LE MANI, CAZZO – IL CANDIDATO GRILLINO DE FALCO: "NON HO AGGREDITO MIA MOGLIE. SOLO UNA UNA LITE PER LA SEPARAZIONE" – IL CAPITANO, CHE HA CONDOTTO LE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO DOPO IL NAUFRAGIO DELLA COSTA CONCORDIA, SPIEGA: "SI E’ TRATTATO DI UN ALTERCO SCOPPIATO PER LE DIFFICOLTA’ DI TROVARE UN ACCORDO ECONOMICO MA QUALCUNO ORA VUOLE DENIGRARMI"
-Luca Romano per il Giornale
Tensione in famiglia. È questo il quadro che emerge dalla risposta del candidato grillino Gregorio De Falco sulle presunte accuse della moglie riportate dal Corriere in cui si parlava di un'aggressione sulla donna e la figlia.
Il capitano, diventato celebre per aver condotto le operazioni di salvataggio dopo il naufragio della Concordia, con un post su Facebook parla della sua situazione familiare: "La situazione che sto vivendo per la notizia uscita sulla stampa circa un mio coinvolgimento in uno scontro familiare mi amareggia moltissimo. Sento quindi il dovere morale e sociale di chiarire la mia posizione.
Si tratta di una situazione difficile che la mia famiglia sta attraversando in conseguenza dell'avvio del procedimento legale di separazione tra me e mia moglie, separazione che ha avuto inizio più di un anno e mezzo fa. Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell'episodio di un recente alterco".
Poi però respinge le accuse di violenza: "Comunque affermo e ribadirò sempre con onestà, non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari. E' evidente che si tratta di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione". Secondo quanto riportato dal quotidiano di via Solferino, la moglie di De Falco, la signora Raffaella si sarebbe recata qualche settimana fa dalla polizia per raccontare la lite col marito. Nel racconto la moglie avrebbe parlato di un'aggressione contro lei stessa e la figlia.
Ma la denuncia non è poi stata formalizzata. Gli atti sono rimasti perché le dichiarazioni della signora sono state fatte davanti a due pubblici ufficiali. La documentazione infine sarebbe stata trasmessa a Roma perché De Falco è un candidato alle elezioni del prossimo 4 marzo. Insomma dopo le parole del capitano la vicenda si complica e potrebbe pesare sulla campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle.