IL GOVERNATORE BAGNINO – RITRATTO DI MICHELE DE PASCALE, IL NUOVO PRESIDENTE DELL’EMILIA-ROMAGNA - FIGLIO DI UN REPUBBLICANO, HA 39 ANNI, È ROMAGNOLO. LA FAMIGLIA AVEVA UN BAGNO A MILANO MARITTIMA DOVE LUI HA FATTO ANCHE IL BAGNINO. DE PASCALE HA COMINCIATO A FAR POLITICA GIOVANISSIMO NEI DS. LA SUA STORIA PERSONALE E' SEGNATA DA UN INCIDENTE IN MACCHINA CHE LO LASCIÒ IN FIN DI VITA. POI UN ALTRO INCIDENTE LO LANCIO’ NELLA CORSA PER DIVENTARE SINDACO DI RAVENNA- BERSANI LO ESALTA COME UOMO DI DIALOGO: “SA LEGARE LA SABBIA”
-Silvia Bignami per repubblica.it - Estratti
Michele de Pascale, 39 anni, è il nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna. Candidato dal Pd il 12 luglio è stato sostenuto da cinque liste e da tutti i partiti di centrosinistra, compreso il M5S. De Pascale è nato a Cesena il 20 gennaio 1985 e per molti anni ha vissuto a Cervia, in Romagna, dove ha anche votato ieri, domenica 17 novembre.
Figlio di un repubblicano e nipote di un democristiano e di un comunista, de Pascale inizia a far politica giovanissimo, sin dalle superiori, dove è rappresentante di istituto, il dem si diploma con maturità scientifica e poi si iscrive a medicina, ma non termina gli studi. Sposato con Laura da 11 anni ha due figli, Giacomo e Gaia. La sua famiglia aveva un bagno, il Marilena, a Milano Marittima, dove de Pascale ha anche fatto il bagnino. Poi è stato ceduto, mantenendo il nome. Tanto che nell’ultima settimana elettorale de Pascale si è anche fatto una foto davanti allo stabilimento per ricordare le sue radici.
La sua vita è segnata da due incidenti. Il primo, di cui è vittima lo stesso de Pascale, risale al 2011, quando è assessore a Cervia e a soli 26 anni viene coinvolto da un incidente stradale che lo lascia in fin di vita per 10 giorni e lo costringe e a un lungo recupero. «Quell’episodio mi cambiò» ha ripetuto spesso parlando di quell’incidente, e di come lo ha aiutato a dare il giusto peso alle cose. Il secondo incidente significativo della sua vita risale invece al 2016, e non lo riguarda direttamente.
All’epoca de Pascale è segretario del Pd di Ravenna e il candidato designato a diventare primo cittadino, Enrico Liverani, resta ucciso sul colpo nella sua auto. E’ lo stesso de Pascale a sostituirlo, venendo eletto al secondo turno con il 53,32%. Cinque anni dopo, nel 2021, viene confermato al secondo mandato senza ballottaggio, con oltre il 59% dei voti. A sostenerlo c’è tutto il centrosinistra, compreso il M5S, prima ancora della creazione del campo largo con Elly Schlein, perché come ha ripetuto Bersani “lui sa legare la sabbia”.
Nel 2018 è stato eletto Presidente dell’Unione delle Province d’Italia e in questa veste prende parte a diversi importanti tavoli di lavoro istituiti dal Governo sull’emergenza Covid-19, i progetti Pnrr e la ricostruzione post alluvione 2023 e 2024 in Romagna. A Ravenna ha inoltre sostenuto insieme al presidente uscente Stefano Bonaccini, il progetto del nuovo rigassificatore. A lungo bersaniano e poi renziano, De Pascale ha convissuto con tutte le stagioni del Pd. All’ultimo congresso dem ha votato Stefano Bonaccini, ma non ha mai attaccato la leader eletta Elly Schlein.
Il 12 luglio 2024, dopo una lunga trattativa dentro il Pd e con gli alleati con l’altro possibile candidato Vincenzo Colla, de Pascale viene scelto dal Pd per succedere a Stefano Bonaccini in Regione.