GOVERNO APPESO AL FILO! TELEFONATA CONTE-DRAGHI, SI TENTA L'ULTIMA MEDIAZIONE - FONTI VICINE A PEPPINIELLO AFFERMANO CHE CI SARÀ UN AGGIORNAMENTO SULLE DECISIONI DEL CONSIGLIO NAZIONALE M5S ATTORNO ALLE 19.30 – SI TENTA LA STRADA DI UN COMPROMESSO: CONTE POTREBBE FARE UNA DICHIARAZIONE PUBBLICA O SCRIVERE UN DOCUMENTO PER ASSICURARE L'INTENZIONE DI CONTINUARE A SOSTENERE IL GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE, ANCHE DOPO LO STRAPPO SUL DECRETO AIUTI. UNA MOSSA CHE RIMETTEREBBE LA PALLA NEL CAMPO DI DRAGHI…

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Da corriere.it

CONTE DRAGHI

(Claudio Bozza) Il premier Mario Draghi e il leader Giuseppe Conte si sono confrontati, oggi, in una delicatissima telefonata. Si cerca una mediazione, per evitare che i Cinque stelle escano dall'Aula, giovedì, in occasione della fiducia sul decreto Aiuti. Non è previsto al momento un incontro. Mentre fonti vicine all'ex premier affermano che ci sarà un aggiornamento sulle decisioni del Consiglio nazionale M5S attorno alle 19.30. A ruota è attesa la riunione di deputati e senatori che dovrebbero votare un documento con una presa di posizione definitiva.

 

 

M5s: ipotesi nuovo colloquio Conte-Draghi

Un nuovo colloquio Conte-Draghi prima del voto di fiducia sul dl Aiuti, previsto per domani in Senato. È quello che potrebbe arrivare, secondo alcune fonti, nelle prossime ore, prima della congiunta dei parlamentari pentastellati, a cui parteciperà, si è appreso, il presidente del Movimento. Certo è che oggi, nel ribadire che una delle ipotesi sul tappeto restava quella di abbandonare i lavori d'Aula di palazzo Madama, si faceva anche notare che rimaneva comunque l'attesa di ulteriori segnali dal governo circa le istanze poste. Nel frattempo sarebbero terminati i lavori del Consiglio nazionale M5s.

 

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

Draghi-Conte: sulla via del compromesso contiano

(Monica Guerzoni) Un nuovo incontro tra Draghi e Conte, o forse una telefonata per raffreddare un poco questo mercoledì di fuoco. Nell'agenda del presidente del Consiglio l'appuntamento non è previsto, ma la voce che ha cominciato a rimbalzare dal quartier generale contiano in via di Campo Marzio adesso viene rilanciata anche da fonti di governo, dove la lettura prevalente è questa: i senatori del M5S, che hanno deciso di non votare la fiducia a Draghi sul decreto Aiuti perché contiene il via libera al termovalorizzatore di Roma, hanno capito che il loro gesto aventiniano innescherebbe la caduta del governo. Salvini ha indicato la via delle urne:

 

«No a un altro governo senza 5 Stelle». Letta ha avvisato che se il Movimento esce dal governo «cade tutto e si va al voto». E a Palazzo Chigi continuano a ripetere che Draghi non resterà alla guida del governo se una forza di maggioranza non gli vota la fiducia.

 

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MARIO DRAGHI - BY EDOARDO BARALDI

E così, nel tentativo di «metterci una pezza», come si dice a Roma, tra i contiani hanno preso a girare le ipotesi di un compromesso. Conte potrebbe fare una dichiarazione pubblica o scrivere un documento per assicurare l'intenzione di continuare a sostenere il governo di unità nazionale, anche dopo lo strappo sul decreto Aiuti. Una mossa che rimetterebbe la palla nel campo di Draghi.

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