UN GOVERNO DI PIPPE - ''FAI IL BONUS VACANZE E POI TE 'NCAZZI CHE LA GENTE VA IN VACANZA. FAI IL CASHBACK DI NATALE E POI TE 'NCAZZI SE LA GENTE VA A FARE ACQUISTI'' (OSHO) - MA SOPRATTUTTO: CHIUDI CENTINAIA DI CENTRI COMMERCIALI NEL WEEKEND E POI TI MERAVIGLI CHE LE POCHE STRADE DELLO SHOPPING NON ANCORA UCCISE DA CENTRI COMMERCIALI E AMAZON SIANO PIENE DI PERSONE. QUALCUNO SVEGLI IL POVERO BOCCIA
-Fai il #bonusvacanze e poi te 'ncazzi che la gente va in vacanza.
Fai il #cashback di natale e poi te 'ncazzi se la gente va a fare acquisti #lockdown
— Le frasi di Osho (@lefrasidiosho) December 14, 2020
Gabriella Cerami per www.huffingtonpost.it
Il Governo ha attivato il cashback per incentivare gli acquisti nei negozi, salvo poi indignarsi se le persone a dicembre, mese per eccellenza del cashback e degli acquisti di Natale, passeggiano creando anche folla e creando assembramenti lungo le vie dei negozi aperti di tutte le grandi città.
Diceva il premier Giuseppe Conte una decina di giorni fa annunciando l’extra Cashback di Natale, anche chiamato ‘Bonus Natale 2020’: “Per sostenere le attività commerciali, un settore che è in grande sofferenza, e anche per aiutare le famiglie, abbiamo deciso di fare partire da subito il piano Italia Cashless”. Mossa fatta anche per colpire i pagamenti non tracciabili e quindi contrastare gli evasori ma soprattutto, sono le parole del presidente del Consiglio: “Adesso dobbiamo favorire gli esercizi commerciali, i negozianti, gli esercizi di prossimità”. Tanto è vero che l’e-commerce non vale ai fini del cashback, che diventa quindi la dimostrazione, più di ogni altro provvedimento, dell’obiettivo di far spendere in presenza i cittadini negli esercizi commerciali.
Come è noto, nel mese di dicembre, dunque in un solo mese, si può avere un rimborso fino a 150 euro, nel 2021 invece i 150 euro si accumulano in sei mesi. Questo cosa vuol dire? Il cashback vale come riprova che l’esecutivo tiene aperti i negozi, i bar e i ristoranti a pranzo per paura del crollo dell’economia ma poi è pronto a pentirsi di fronte alle conseguenze, non calcolate, delle sue decisioni. Compreso il fatto che il cashback non è attivo per gli acquisti online che invece in periodo di lockdown totale venivano giustamente incentivati.
Ecco il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia: “Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili. Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale”. Giusta osservazione perché senza dubbio dai cittadini ci si aspetterebbe un pizzico di autoresponsabilità in più. È l’osservazione che vanno facendo più o meno tutti i ministri in questo lunedì della cattiva sorpresa in cui si è pronti a cambiare le regole e a scrivere nuovi decreti per l’ennesima volta. Ma stigmatizzare lo shopping, dopo averlo incentivato, senza fare mea culpa, è un altro scaricabarile dei governanti sui governati.