LA GRAN BRETAGNA AVEVA OFFERTO ALL’IRAN 400 MILIONI DI STERLINE IN CAMBIO DELLA LIBERTÀ DI NAZANIN ZAGHARI-RATCLIFFE, CITTADINA ANGLO-IRANIANA DETENUTA DA TRE ANNI NELLA REPUBBLICA ISLAMICA CON L’ACCUSA DI SPIONAGGIO - LA CIFRA E’ UN DEBITO DI 40 ANNI FA CHE LONDRA DOVEVA A TEHERAN PER ARMAMENTI - MA CON IL NUOVO SEGRETARIO DI STATO AGLI ESTERI, JEREMY HUNT, LA TRATTATIVA SI E’ ARENATA…
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Francesco Semprini per “la Stampa”
Quattrocento milioni di sterline in cambio della libertà di Nazanin Zaghari-Ratcliffe. È la somma che il governo britannico aveva proposto al ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif, affinché si spendesse per il rilascio della cittadina angolo-iraniana detenuta da oltre tre anni nella Repubblica islamica con l' accusa di spionaggio. La cifra in questione, spiega The Guardian, è un debito di 40 anni fa che Londra doveva a Teheran per la vendita di armamenti, in particolare carri armati.
Zarif, parlando a margine dei lavori dell' Assemblea generale delle Nazioni Unite iniziata ieri a New York, ha affermato che il suggerimento di uno scambio era arrivato per la prima volta nel 2016 da Philip Hammond, qualche tempo prima che egli lasciasse il Ministero degli Esteri per diventare cancelliere.
Dinanzi a tale proposta, rimasta sul tavolo anche quando Boris Johnson ha preso in mano le redini del Foreign office, il capo della diplomazia iraniana si era detto pronto a discutere il rilascio di Zaghari-Ratcliffe in un tribunale iraniano. L'ipotesi di uno scambio è stata però accantonata dal successore di Johnson, Jeremy Hunt, il quale ha accusato Zarif di chiedere un «riscatto» in cambio della liberazione della donna. «Jeremy ha iniziato a giocare pesante perché voleva diventare primo ministro» ma il suo atteggiamento «non ha funzionato per nessuno», afferma invece il ministro iraniano.
Nazanin era in Iran per visitare la famiglia quando è stata arrestata nell' aprile 2016 con la figlia Gabriella, che allora aveva solo 22 mesi. Prima di essere presa in custodia, è riuscita a lasciare la bimba alle cure dei genitori, che l' avevano accompagnata all' aeroporto. Suo marito, Richard Ratcliffe, ha dichiarato: «Nel corso dei tre anni e mezzo in cui Nazanin è reclusa abbiamo ricevuto molti messaggi dalle autorità iraniane che collegavano in privato la prigione di Nazanin al vecchio debito di armi. Quindi sono contento che il ministro degli Esteri Zarif sia stato così chiaro». L'uomo ha più volte sollevato preoccupazioni per la salute mentale di sua moglie che versa in condizioni difficili di prigione e aveva espresso timori che potesse finanche togliersi la vita.