LA GRANDE AMAREZZA DELLA SETTIMANA – L’ITALIA HA RINUNCIATO A UNA POLTRONA ALLA NATO PERCHÉ NON AVEVA IL CANDIDATO – BAZOLI SI SENTE SOLO SU UBI BANCA – LA PINOTTI AFFIDA IL CELLULARE ALLO STAFF – PASSERA SU FRATTINI – LETTA JR C’E’ – FIORI DEL MALE PER SQUINZI


DAGOREPORT

 

marcello fiori

Giorgio Squinzi

1. A chi ancora si chiede come mai Renzie abbia rinunciato alla possibilità più che concreta di piazzare un italiano alla prestigiosissima poltrona di segretario generale della Nato, preferendo il grigio e ininfluente ruolo di rappresentante per gli affari esteri e la sicurezza dell’Unione Europea per la Moscerini, la risposta viene da un diplomatico di lungo corso di stanza a Bruxelles. Ed è questa: “Alla Commissione Europea puoi nominare chiunque, si sono visti in passato politici trombati, vecchie cariatidi da cimitero degli elefanti, ex amanti ormai mature. Nessuno obietta nulla. Ma se invece qualcuno avesse osato fare il nome della Mogherini per la Nato, parliamo della Nato e non pizza e fichi, le pernacchie degli ambasciatori presso l’Alleanza Atlantica si sarebbero sentite fino a Roma…”

 

federica mogherini

2. Grande amarezza per Abramo Bazoli, alle prese con un’inchiesta della magistratura per il suo presunto ruolo occulto al vertice di Ubi Banca. Pare che non si senta supportato e difeso a sufficienza dalla componente bresciana dell’istituto bergamasco.

GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE

 

3. Il messaggio è arrivato forte e chiaro direttamente da Palazzo Chigi nei giorni scorsi: “Noi continuiamo a trattare con Verdini, di cui ci fidiamo”. Il tutto nonostante i continui rinvii a giudizio. Un po’ deluso Paolo Romani, che in Forza Italia sognava di prendere il posto di “negoziatore capo” del patto del Nazareno

 

4. La partita del Quirinale, si sa, è sempre avvincente. Bene, dopo un lungo auto-esilio è tornato in pista anche il triste Enrico Letta e a Roma c’è chi giura che l’ex premier si stia dando da fare per trovare un suo candidato e rientrare nei giochi che contano.

 

DECADENZA BERLUSCONI IL BACIO DI PAOLO ROMANI ALLA BERNINI

5. Un altro che non si perde mai d’animo è Massimo D’Alema. Il Leader maximo ha rinsaldato i rapporti con Pierluigi Bersani e Ugo Sposetti e ora si dà da fare per trovare un imprenditore amico che salvi l’”Unità”. Qualcuno gli ha spiegato che “L’Unità” è un marchio che vale pur sempre un 3-4% di voti.

 

6. L’AirOne Passera, con il suo movimento “Italia Unica”, ronza pericolosamente intorno agli ex montezemoliani. Ma è un ex forzista il personaggio che Passera ha puntato e sta cercando di convincere: si tratta di Franco Frattini, il Gran Maestro di sci con un passato da commissario europeo

denis verdini

 

7. Forse infastidita dall’inchiesta sul suo volo di Stato, Roberta Pinotti ha cambiato un po’ abitudini. Adesso non risponde più direttamente al suo cellulare, affidato al proprio staff. Sulla strada del Quirinale si diventa persone un po’ meno normali.

 

ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO

8. Mentre Gianfelice Rocca e Aurelio Regina si agitano per la conquista della Confindustra, e la Marcagaglia muove le sue truppe, il presidente Squinzi deve vedersela con una fronda che ha messo nel mirino il suo “oracolo”, Francesco Fiori, ex parlamentare europeo di Forza Italia, poi trombato.

massimo dalema parle de son vin avec la sommelie??re ludivina weh