LA GRANDE CORSA VERSO LE EUROPEE DEL 2024 / 2 - NEI SONDAGGI CONTE INCALZA IL PD CHE SI SPACCA SULL’IPOTESI DI CANDIDARE LA SEGRETARIA SCHLEIN - L'ENTOURAGE DI ELLY PREME PER FARLA SCENDERE IN CAMPO: ("PRENDEREMO PIÙ VOTI") MA LA MINORANZA FRENA NEL TIMORE CHE "DAREBBE UN'IMPRONTA LEADERISTICA AL PARTITO MENTRE CI BATTIAMO CONTRO IL PREMIERATO DELL'UOMO SOLO AL COMANDO” – IL NODO BONACCINI, AL QUALE SCHLEIN AVREBBE CHIESTO DI IMPEGNARSI. MA IL GOVERNATORE...
-Alessandro Di Matteo per “la Stampa” -Estratti
La sfida sarà cruciale e servirà a poco il monito di Enrico Letta a non fare delle europee una specie di "sondaggio" in chiave tutta nazionale. Il voto del prossimo giugno sarà il primo vero test per la segreteria di Elly Schlein, un passaggio chiave che la leader democratica non può permettersi di sbagliare e non a caso già due settimane fa ha di fatto aperto la volata elettorale con la due giorni dedicata all'Europa.
Ma anche al Nazareno sanno bene che a volte la squadra che scende in campo è perfino più importante del programma e per questo molti dirigenti vicini alla segretaria stanno da qualche settimana spingendo per un suo impegno in prima persona.
L'ipotesi non piace a molti, non solo nella minoranza, la leader del partito candidata "di bandiera" «sarebbe una novità assoluta per il Pd, darebbe un'impronta leaderistica al partito propri mentre ci battiamo contro il premierato dell'uomo solo al comando», dice più di uno. Ma, d'altro canto, la posta in gioco è alta, Giuseppe Conte nei sondaggi incalza da vicino i democratici e un sorpasso va assolutamente scongiurato. E la eventuale candidatura di Giorgia Meloni potrebbe contribuire a vincere le ultime incertezze, perché Schlein ha scelto ormai di polarizzare il confronto tra lei e la premier.
La segretaria Pd, su questo, ovviamente non si pronuncia.
Con i giornalisti sorride e prende tempo quando le viene posta la domanda, ma la questione già agita le donne Pd, per esempio. Alle riunioni della conferenza delle donne democratiche, raccontano, sono in molte ad essere perplesse perché temono che una candidatura Schlein toglierebbe spazio alle altre donne.
Ammette Chiara Gribaudo, deputata e vice-presidente Pd: «Per noi sarebbe una novità la candidatura della segretaria».
D'altro canto, aggiunge, «comprendo il dibattito: c'è sempre più un'immedesimazione dei partiti con i leader». Inevitabile poi, continua, ragionare «anche in relazione a quello che fa il centrodestra. Capisco che questo faccia riflettere la nostra segretaria. Ci sono elementi positivi e negativi ed è giusto che rifletta fino all'ultimo confrontandosi con i territori».
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Senza contare che la candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni è complicata: ci sono in pista già i nomi di Antonio Decaro, Dario Nardella, Nicola Zingaretti e, soprattutto, Stefano Bonaccini, al quale proprio Schlein avrebbe chiesto di impegnarsi nonostante il governatore preferirebbe restare in Emilia Romagna. Difficile negare un posto da capolista almeno ad alcuni di questi nomi. Per le altre opposizioni di sicuro non si candiderà Conte, i 5 stelle puntano su Pasquale Tridico e provano a convincere l'ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio, oltre a confermare gli uscenti che sono al primo mandato. Per Più Europa dovrebbero essere in lista Emma Bonino e Federico Pizzarotti, ma bisogna capire se ci sarà l'alleanza con Azione o con Iv.