LE GRANDI PROPOSTE DELLE SARDINE: “UN SUMMIT DI ESPERTI A TARANTO E L’ERASMUS TRA NORD E SUD ITALIA” - MATTIA SANTORI E GLI ALTRI PESCIOLINI HANNO INCONTRATO IL MINISTRO PROVENZANO (A CHE TITOLO?) E NE SONO USCITI CON LA SOLITA SUPERCAZZOLA – “NON SI TRATTA DI AVERE PROPOSTE MA ARGOMENTI. E NON DOBBIAMO CADERE NEL VORTICE DELLE ASPETTATIVE. NON CI INTERESSANO I VOTI” – LA CRITICA AL M5S SUI VITALIZI
-Francesca Schianchi per “la Stampa”
«Non è facile trovare il vestito giusto per un ponte». Mattia Santori, il volto più noto delle sardine, definisce così il movimento nato tre mesi fa a Bologna: «Un ponte tra la politica e i cittadini», che ancora sta cercando la sua struttura. Ieri, con altre quattro sardine ha incontrato il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.
La vostra "prima" istituzionale: come si cambia dalle piazze al ministero?
«Fa parte di un doppio approccio: lunedì eravamo in piazza a Padova, oggi (ieri, ndr) al ministero. Serve una componente territoriale e una nazionale, che permette di avere maggior peso specifico».
Di cosa avete parlato con il ministro Provenzano?
«Ci ha parlato del piano per il Sud a cui sta lavorando: è bello tornare a riconoscere la complessità della politica, e non soluzioni prêt-à-porter».
Gli avete fatto proposte?
«Un summit tra esperti internazionali a Taranto, che coinvolga l' Ue, sul rapporto ambiente-salute-lavoro. E poi l' idea di un Erasmus intra-nazionale fra Nord e Sud».
Ultimamente avete avuto qualche inciampo, dalla foto con Benetton all' addio polemico del romano Ogongo Avete perso il tocco magico?
«Come dice Caparezza, il secondo album è sempre il più difficile... Dobbiamo innovare, ma non credo si tratti di aver perso smalto: girando per strada, la gente continua a darci fiducia ed energia».
Anche il M5S torna in piazza sabato, contro i vitalizi
«Mi sembra sbagliato il tempismo, perché fa ridere che una forza di governo scenda in piazza, e la tematica: mentre mezza Italia chiede di abolire i decreti sicurezza, loro parlano di vitalizi».
Come voterà al referendum sul taglio dei parlamentari?
«Non escludo che su questo tema prenderemo una posizione. C' è una sensibilità diffusa contro il taglio, ma dobbiamo capire se rappresenta la moltitudine».
Non deve essere facile mettervi d' accordo, tra persone che fino a tre mesi fa nemmeno si conoscevano
«In realtà su molti temi c' è una sintonia quasi spontanea».
La critica che vi fanno più spesso è: non fate proposte.
«È una critica infondata: non si tratta di avere proposte ma argomenti, e li abbiamo, altrimenti l' incontro con il ministro non sarebbe durato quasi due ore. Ma non dobbiamo cadere nel vortice delle aspettative delle persone».
Cosa sceglierete di diventare nell' incontro di Scampia? Un' associazione?
«L' idea dell' associazione c' è ma non è l' unica».
Esiste l' opzione partito?
«No, è escluso. Vogliamo trovare qualcosa che sia una via di mezzo tra politica e cittadini».
Non c' è il rischio di diventare ininfluenti?
«Dal punto di vista dei voti sì, ma a noi interessa costituire un avamposto antipopulista capace di resistere nel tempo».
Lei ha aperto a un incontro con Zingaretti: vi siete sentiti?
«No. Ma è evidente che il Pd, il centrosinistra, quando inizierà un processo di ricostruzione avrà bisogno come l' ossigeno dell' energia delle sardine».
E le sardine hanno bisogno del Pd?
«In questo momento no, è prematuro. Ma non è detto che sarà così anche in futuro».
Che idea si è fatto della polemica sulla prescrizione?
«Non c' è una posizione delle sardine. Io penso sia una polemica molto strumentale, e che occorra riformare in modo più sostanziale la giustizia».
Su Salvini e la Gregoretti come voterebbe?
«Penso che sia giusto che la magistratura faccia il suo lavoro, giudicandolo su un tema su cui Salvini ha costruito buona parte del suo consenso».
Lei si sente un politico?
«Mi sento come un segretario di partito ma senza nessun privilegio dei segretari di partito: non comando, non ho autorità, non prendo un soldo».
Pensa mai a candidarsi?
«Non è nelle mie ambizioni. Se dovessi farlo, penso più a una candidatura locale che nazionale».