GREEN CASTA - PIOGGIA DI RICORSI CONTRO LA CERTIFICAZIONE VERDE A PALAZZO MADAMA: QUATTRO SENATORI E DODICI DIPENDENTI HANNO PRESENTATO RICORSO ALLA COMMISSIONE CONTENZIOSA. INTANTO PARAGONE E GLI ALTRI DI “ITALEXIT” SCOMODANO ADDIRITTURA LA CORTE COSTITUZIONALE – TUTTO TEMPO SPRECATO, VISTO CHE LA CAMERA HA GIÀ RESPINTO LA SOSPENSIVA DELLA DEPUTATA SARA CUNIAL: SE VORRÀ CONTINUARE A SPROLOQUIARE SULLA DITTATURA SANITARIA DOVRÀ MOSTRARE IL QR CODE…
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Dodici lavoratori del Senato e quattro senatori hanno presentato ricorso sull'obbligo di green pass per l'accesso al Senato, in vigore dal 15 ottobre, con richiesta di sospensiva dell'obbligo stesso. E' quanto si apprende da fonti parlamentari.
L'istanza impugna la delibera varata a ottobre dai senatori questori per adeguarsi alla normativa generale sull'obbligo del green pass, che va esibito all'ingresso delle varie entrate del Senato. Pena, sanzioni tra cui la sospensione fino a 10 giorni, con il relativo taglio della diaria che può essere disposto dal Consiglio di presidenza.
Il ricorso dei lavoratori dovrà essere valutato dalla commissione Contenziosa, che è l'organo di giudizio di primo grado di Palazzo Madama. Un ricorso alla Corte costituzionale è stato presentato per conflitto di attribuzione dai senatori della componente Italexit, guidati da Gianluigi Paragone, e in attesa di riscontri.
Intanto la Camera ha respinto la sospensiva della deputata Sara Cunial. Il Consiglio – spiega la nota - ritiene che non vi siano ragioni d'urgenza per sospendere la decisione dei deputati Questori di chiedere il Greenpass a tutti i deputati e quindi anche per la deputata sara Cunial. Con queste stringate parole viene respinta dalla Camera la sospensiva per la deputata Sara Cunial, in questi giorni autorizzata ad entrare a Montecitorio senza green pass dopo un suo ricorso. Alla Camera si entra solo con il green pass.