GRILLINI CONTRO: “DIBBA” SFIDA CONTE! - L’ASSOCIAZIONE DI DI BATTISTA, FILO PUTIN E PRO PALESTINA, RACCOGLIE L’APPOGGIO ANCHE DI VIRGINIA RAGGI E ASPETTA LE EUROPEE (NON SI CANDIDERANNO) - SE IL MOVIMENTO DI CONTE DOVESSE ANDARE MALE, ALLORA SI RIAPRIREBBE UNA LOTTA PER LA LEADERSHIP E UN TANDEM DI BATTISTA-RAGGI DIVENTEREBBE COMPETITIVO PER RICONQUISTARE, CON IL PLACET DI GRILLO, I 5 STELLE – ALTRIMENTI LA SECONDA OPZIONE E’ QUELLA DI…
-Matteo Pucciarelli per “la Repubblica” - Estratti
Il cineteatro La Perla di Napoli, domenica, era quasi pieno.
Tavolo della presidenza con le insegne dell’associazione-quasi partito, bandierone della Palestina in mezzo, tutti lì soprattutto per sentire lui: Alessandro Di Battista, il politico non-politico tra i più amati nei social e che oggi, lasciato il M5S, segue la propria strada. Lontano anni luce dall’ex gemello nel Movimento Luigi Di Maio, oggi inamidato diplomatico della Ue, ma questa è un’altra storia.
La creatura di “Dibba” si chiama Schierarsi (simbolo: cinque omini stilizzati, cinque come le famose stelle) e nelle ultime settimane ha organizzato incontri pubblici a Verona, Matera, Bari, Palermo, più banchetti estivi in varie parti d’Italia. Riscuotendo un buon successo, con 100-200 persone a volta.
«Viviamo in un periodo storico di grande conformismo ed è giunto il momento di assumere posizioni chiare su temi nazionali e globali con parole come sostenibilità, pace, autodeterminazione dei popoli e lotta alla criminalità organizzata», è spiegato sul sito.
Piccola curiosità: di Schierarsi, Di Battista è vicepresidente; presidente è Luca Di Giuseppe, 26 anni, campano, un passato anche lui nel M5S, fedelissimo dell’ex deputato. Poi ci sono un tesoriere e cinque coordinatori nazionali. Di sicuro Schierarsi riscuote simpatie nel mondo 5 Stelle, presente e passato: anche Virginia Raggi, la scorsa estate, ha firmato per la campagna referendaria per la pace promossa dall’associazione. Va detto che la questione pacifista è centrale nel discorso pubblico di Schierarsi. Con un posizionamento netto e radicale contro «il terrorismo di Stato di Israele», riprendendo le parole di Di Battista nel capoluogo campano.
Tra incontri online col professore Alessandro Orsini e Moni Ovadia, il «protagonismo collettivo» promosso dall’associazione ripesca un po’ nel posizionamento internazionale “eretico” del vecchio M5S.
La domanda è se Schierarsi ha ambizioni politiche nel senso elettorale del termine e su questo Di Battista è netto: «No, non stiamo pensando ad alcuna candidatura per le Europee ». Ma è un seme piantato in un’area culturale che si incrocia perfettamente tra sinistra radicale (acqua e sanità pubblica, “ecologia popolare” e critica al libero mercato) e un populismo post-ideologico che rifiuta vecchie categorie e antichi simboli. Rimane poi un legame affettivo con Gianroberto Casaleggio, il co-fondatore del M5S, e così si spiega l’aver abbracciato l’iniziativa “Alberi per il Futuro” promossa dall’omonima associazione del figlio Davide, anche se rapporti professionali- politici in piedi, con lui, non ce ne sono.
Dopodiché le prospettive future potrebbero essere due, e si capiranno dopo le Europee. Se il Movimento di Giuseppe Conte dovesse andare male, allora si riaprirebbe un discorso per la leadership e un tandem Di Battista—Raggi diventerebbe competitivo per riconquistare le 5 Stelle, riportandole al movimentismo anti-sistema; e del resto che Beppe Grillo abbia un debole per la ex sindaca di Roma, politicamente parlando, è risaputo.
Se invece il nuovo M5S dovesse mantenere un buon consenso allora chissà, potrebbe nascere un partito ex novo.
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