GRILLINI ALLE GRANDI MANOVRE - PER VINCERE A ROMA, IL M5S CERCA UN NOME ESTERNO AL MOVIMENTO, UN BIG DA SPARARE TRA LE GAMBE DEL PD - SI USERÀ IL “MODELLO FRECCERO” SOLO CHE ALLA FINE A DECIDERE SARÀ IL VOTO DELLA RETE (CIAO CORE!)


Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

DI BATTISTA

Sarà anche splendido partecipare, ma stavolta i Cinquestelle vogliono vincere. Conquistare Roma. Per riuscire nell' impresa, caleranno l' asso "ammazza Pd": un big della società civile, privo di dna grillino, pronto a sposare la causa della Casaleggio associati.

 

«Per scegliere il nostro candidato sindaco potremmo aprire il Movimento all' esterno ragiona Paola Taverna, decisiva negli equilibri grillini della Capitale - e replicare il "modello Freccero", che è stato vincente. Presenteremo nomi seri, poi toccherà alla Rete ». A scrutino elettronico ultimato partirà l' assalto al Campidoglio. Nel Movimento il clima è elettrico, ma dopo la sconfitta alle Europee tutti si tengono alla larga da quel nefasto "vinciamo noi".

carlo freccero

 

La lezione è servita. Profilo basso, tanto ottimismo ma zero trionfalismi: «Diciamo che siamo favoriti - sostiene Alessandro Di Battista - anche perché il Pd non sa proprio cosa fare». I grillini invece lo sanno benissimo. E l' idea "alla Freccero" l' hanno studiata l' altro ieri, un minuto dopo le dimissioni (congelate) di Ignazio Marino.

 

paola taverna a tor sapienza 6

Il piano, allora. Il primo passo è individuare una rosa di papabili. Poi spazio al giudizio degli attivisti. Al più presto, sperano i meet up romani. «Faremo in fretta, poco dopo l' insediamento del commissario». Per candidarsi a guidare Roma non servirà un passato nel Movimento, né la registrazione al portale. «Basta iscriversi al blog - assicura l' influente Nicola Morra - contestualmente alla candidatura».

 

Nelle ultime ore sono iniziati a circolare profili per il potenziale sindaco pentastellato. Solo ipotesi di scuola, perché il casting del candidato è ancora agli inizi. Personalità alla Stefano Rodotà. Oppure il magistrato Ferdinando Imposimato, il giornalista Elio Lannutti, l'ex direttore della Normale Salvatore Settis. Tutti nomi già avanzati in occasione delle ultime "Quirinarie".

 

salvatore settis

C' è anche chi pensa a un big come Michele Santoro, forte della popolarità conquistata sul piccolo schermo, o a un pm antimafia del calibro di Nino Di Matteo. «Faccio un esempio: scegliamo chi si è distinto nel suo campo - l' università, il volontariato - e lo proponiamo alla Rete», ragiona Morra.

 

La verità è che il Movimento non intende sprecare l' occasione della vita. «Roma è Roma - ricorda la senatrice capitolina - e sappiamo che per Renzi una sconfitta sarebbe devastante». La soluzione più naturale, a dire il vero, sarebbe schierare proprio Di Battista. Adora le telecamere e non sfigura nei sondaggi. «No, davvero », continua a smarcarsi lui.

ferdinando imposimato a piazza del popolo con i grillini

 

Le regole grilline, in effetti, vietano le dimissioni dei parlamentari in carica per passare ad altro incarico. «E le rispetteremo - assicura Morra - Ci metto la mano sul fuoco. Lo so che l' opportunità è storica, ma per noi la vittoria non è il fine: mica siamo machiavellici. Conserveremo il metodo».

 

In occasione della nascita del direttorio, a dire il vero, l' intransigenza fu piegata all'emergenza. «Non credo ci saranno deroghe», prevede il senatore Alberto Airola. Conta la coerenza, ma pesa parecchio anche il sogno di strappare Roma al Pd. Per questo la Casaleggio associati guarda a un sindaco di peso e frena sui consiglieri capitolini del Movimento. I vertici batteranno palmo a palmo la Capitale. Saranno arruolati i cofondatori e i big alla Di Maio. «Di una cosa sono certa: - profetizza Taverna- sarà una corsa sfiancante». Ma trotteranno, perché stavolta vogliono vincere loro.

SANTORO
IL PM NINO DI MATTEO