UN GRILLO PER LA TESTA – TUTTE LE SPARATE DI BEPPE-MAO DA QUANDO HA FONDATO IL M5S. "FATE LE BRIGATE DI CITTADINANZA, INDOSSATE IL PASSAMONTAGNA E REAGITE” È L’ULTIMA DI UNA LUNGA SERIE - NEL 2016 CRITICÒ “IL SISTEMA” CHE, SOSTIENE LUI, SI ERA SCAGLIATO CONTRO IL MOVIMENTO: “MI ASPETTAVO 5 CHILI DI COCAINA NELLA MACCHINA E CHE SCOPRISSERO CHE DI MAIO È GAY” – NEL 2014 PARAGONÒ MARTIN SCHULZ A STALIN: “IO SONO OLTRE HITLER”. SE LA PRESE ANCHE CON IL CANE DI BERLUSCONI, DUDÙ: “VA AFFIDATO ALLA VIVISEZIONE” - VIDEO!
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Estratto dell’articolo di E. Bu per il “Corriere della Sera”
Non è una novità: la presenza di Beppe Grillo è come un ciclone per le piazze del Movimento, un ciclone che travolge nel bene e nel male. La polemica sull’invito a utilizzare il passamontagna lanciato dalla manifestazione contro tutte le precarietà non è certo il primo caso di «sparate» dal palco che hanno infiammato i militanti del Movimento ma anche il dibattito politico negli anni.
Frasi che spesso hanno monopolizzato la scena e irritato in alcuni casi anche trasversalmente settori della società civile. Il dittatore Il caso più celebre risale a nove anni fa. Correva l’anno 2014. Imperversava la campagna per le Europee, polarizzata dallo scontro tra il Pd di Matteo Renzi (che trionfò con il 40%) e il Movimento, che come slogan aveva «Vinciamo noi».
Grillo dal palco di Torino arringò la folla dedicando il vaffa a Martin Schulz, presidente del Parlamento Ue, che aveva osato paragonarlo a Stalin. «Senza lo Stalin che ha sconfitto i nazisti ora starebbe in Parlamento con una svastica disegnata sulla fronte», disse Grillo. Che poi tuonò con ironia: «Io sono oltre Hitler», salvo poi darsi subito del «pazzo».
Stessa campagna elettorale, nuova polemica. Stavolta Grillo finisce nel mirino degli animalisti (oltre che dei politici). Dal palco di Pavia attacca Silvio Berlusconi: «Questo qui è diventato fuori di testa con ‘sto Dudù. Dudù deve essere affidato alla vivisezione», dice riferendosi al cane del Cavaliere. E Grillo poi continua: «Io ce l’ho un cagnetto così, ce l’ha mia moglie. Io detesto questi cani, perché i proprietari di quei cani non amano gli animali, non amano i cani, amano il proprio cane e detestano gli altri».
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Nel 2016, a settembre, con il direttorio in crisi e la giunta romana in difficoltà, Grillo torna sul palco a Nettuno e fa arrabbiare il mondo Lgbt. Il garante critica «il sistema» che si è scagliato a suo avviso contro il M5S. «Aspettavo un avviso di garanzia a me, aspettavo cinque chili di cocaina nella macchina, aspettavo che finalmente scoprissero che lui (riferendosi a Luigi Di Maio, ndr) è un omosessuale».
Insomma, le polemiche non sono mai mancate negli anni e c’è pure chi scherzando sottolinea: «Grillo è un talismano: la sua presenza è la garanzia che si parlerà di noi».