“GUERRIERI” DELLO SCARICABARILE! - LA NUOVA CAMPAGNA ENEL ATTACCA I (DIS)SERVIZI PUBBLICI E L’ASSESSORE ROMANO IMPROTA S’INCAZZA: “VOGLIAMO PARLARE DEI BLACK-OUT ELETTRICI?”


Guido Improta

Da "Ilmessaggero.it"

La pubblicità dell'Enel che se la prende con i bus-lumaca all'assessore Improta non è andata giù. L'amministratore capitolino, responsabile della mobilità, ha preso carta e penna e ha attaccato la compagnia elettrica. «Questa mattina, sfogliando alcuni quotidiani nazionali -scrive - sono rimasto letteralmente allibito nel constatare che la vostra azienda, per lanciare una nuova campagna di comunicazione istituzionale, ha focalizzato l'attenzione, sia a livello visivo (con tanto di foto a tutta pagina) che testuale, sui ritardi, le attese e i disagi causati dal trasporto pubblico locale. E ha addirittura promosso un concorso dove si invitano i cittadini a mandare le proprio testimonianze sulle 'battaglie di ogni giorno'».

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Guido Improta, assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale, ha inviato la sua protesta non solo ai vertici Enel ma anche a quelli dell'Antitrust. «Considerando -aggiunge - che tra gli obiettivi di Enel c'è anche quello di perseguire una più consapevole responsabilità sociale tale campagna pubblicitaria oggettivamente appare, oltre che una scelta disinformativa, un modo di danneggiare il tentativo di organizzare quotidianamente la logistica delle nostre città. Tentativo che si scontra ogni giorno con problemi vastissimi che vanno dalla spending review alla capacità di carico».

Enel

E poi: «Sono assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale e ho ereditato una situazione drammatica considerando la grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese e il periodo di tagli ai costi della spesa pubblica. Per farvi un esempio, Atac, azienda pubblica del trasporto urbano di Roma Capitale, versa in condizioni di estrema difficoltà gestionale e finanziaria tali da metterne a rischio la stessa continuità aziendale».

«Soprattutto in un momento storico come quello attuale, caratterizzato da una profonda crisi economica e da situazioni di forte disagio sociale mi è sembrato pertanto inopportuno e fuori luogo far leva sulle carenze del trasporto pubblico per promuovere tale iniziativa. E tale aspetto appare ancor più grave in considerazione della natura dell'Azienda Enel, società controllata dello Stato, del ruolo sociale che riveste e del rapporto costante che la stessa ha con i cittadini».

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«Mi attendo da Enel una maggiore sensibilità nel trattare un argomento così delicato e che sta a cuore a milioni di cittadini. La fragilità infrastrutturale, infatti, non appartiene solamente al comparto del trasporto pubblico locale, ma investe anche il settore dell'energia tanto che Enel, non di rado, è soggetta a forti critiche e contestazioni da parte dell'utenza.

Sarebbe, allo stesso modo, un clamoroso autogol - ha concluso Improta - se un'azienda di trasporto pubblico incentrasse una campagna pubblicitaria sulle fragilità del settore energia prendendo a spunto, ad esempio, gli eventi di maltempo dello scorso inverno che colpirono la Toscana e che causarono l'interruzione della rete elettrica».

Immediata la replica della compagnia elettrica: «Questa campagna, come già altre del Gruppo, ha lo scopo di dare voce ai cittadini che affrontano le difficoltà quotidiane, acuite dai tempi di crisi, nei diversi ambiti della propria vita, nelle difficoltà del lavoro, nell'organizzazione familiare, nelle problematiche economiche e sociali.

La campagna pubblicitaria ha lo scopo dunque di stimolare tutti i cittadini che, ogni giorno, mettono un extra di energia nella propria vita, per superare le difficoltà e lo fanno con fierezza e senso del dovere, che non si rassegnano agli inconvenienti e alle complessità della vita moderna», continua la nota.

«Nessuna avversità diretta dunque ai mezzi di trasporto pubblico, per il quale sappiamo e conosciamo l'impegno dell'assessore Improta e di Atac che con Enel ha un solido e consolidato rapporto di collaborazione, ma in generale alle difficoltà della vita quotidiana».