HABEMUS RESPONSABILI! – NASCE IL GRUPPO DEI "COSTRUTTORI" CHE DOVREBBERO SALVARE CONTE (MA NON CI RIUSCIRANNO): SARÀ COMPOSTO DA DIECI SENATORI E UTILIZZERÀ IL SIMBOLO DEL MAIE. MA AL MOMENTO VI CONFLUIRANNO QUELLI CHE HANNO GIÀ VOTATO LA FIDUCIA LA SETTIMANA SCORSA. L’UNICO VANTAGGIO È CHE COSÌ POTRANNO PARTECIPARE ALLE CONSULTAZIONI

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Annalisa Girardi per www.fanpage.it

 

sandra lonardo

Il gruppo parlamentare dei Responsabili si è costituito in Senato. Sarà composto da dieci senatori e utilizzerà il simbolo del Maie, cioè la lista degli eletti all'estero. A farne parte saranno l'ex M5s Maurizio Buccarella, Adriano Cario (Maie), Saverio De Bonis (Maie), l'ex M5S Luigi Di Marzio, Ricardo Merlo (Maie) gli ex Fi Sandra Lonardo, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, che dovrebbe assumere anche l'incarico di capogruppo. Potrebbe entrare a farne parte anche l'ex grillino Alfonso Ciampolillo. Il nuovo gruppo potrà così partecipare alle consultazioni indette dal presidente della Repubblica che partiranno da domani.

andrea causin

 

Cos'è il gruppo dei Responsabili

Al momento si tratta di senatori che avevano già votato la fiducia la settimana scorsa, per cui non si andrebbero ad aggiungere numeri alla maggioranza. Però, come anticipato, in questo modo il gruppo prenderebbe parte alle consultazioni. Che si potranno seguire in diretta streaming sul canale Youtube della Presidenza della Repubblica.

 

maria rosaria rossi

Prima del voto di fiducia a Palazzo Madama era già nato il gruppo Maie-Italia23 al Senato. Anche in quel caso non portava alcuno squilibrio nella maggioranza, dal momento che il Movimento Associativo Italiani all'Estero già votava con la maggioranza. "Si muovono molte cose, ma aspettiamo a renderle pubbliche, in queste ore stiamo cambiando nome al nostro gruppo, che si chiamerà Maie-Italia23 e avrà come esplicito punto di riferimento Giuseppe Conte", aveva detto in quell'occasione Ricardo Merlo. 

 

Le dimissioni di Conte

saverio de bonis

Giuseppe Conte questa mattina ha annunciato le proprie dimissioni in Consiglio dei ministri per poi rassegnarle anche al Quirinale davanti al presidente della Repubblica. La parola è così passata al capo dello Stato che ha indetto le consultazioni e nei prossimi giorni ascolterà le singole forze politiche. Sul tavolo rimane l'ipotesi di un reincarico allo stesso presidente del Consiglio dimissionari, che così aprirebbe la strada per un Conte ter allargando la maggioranza ad altre forze politiche oltre il Movimento Cinque Stelle e il Partito democratico.

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