L'IDEA DI MARINA BERLUSCONI IN POLITICA NON PIACE PER NIENTE A CONFALONIERI: “POVERETTA, PERCHÉ FARLE PASSARE UN CALVARIO COME È SUCCESSO PER IL PADRE...?"


Lucio Di Marzo per Il Giornale

Se già in passato aveva definito "aberrante" la sentenza Mediaset, Fedele Confalonieri ha evitato oggi di tornare sull'argomento, limitandosi a una battuta.

confalonieri con marina e piersilvio berlusconi

Su un ipotetico futuro di Marina Berlusconi in politica, però, ha voluto dire la sua. "L'idea non mi piace per niente - ha spiegato il presidente di Mediaset - poveretta, perché farle passare un calvario come è successo per il padre...?". Non a caso, la primogenita del Cavaliere "non pensa assolutamente" di scendere in politica.

Poco prima di parlare al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria, prendendo in prestito il titolo dell'incontro, "Diamoci un taglio", Confalonieri ha detto che forse i magistrati hanno "ascoltato", riducendo così a due gli anni di interdizione dai servizi pubblici per Silvio Berlusconi.

Carlo De Benedetti Marina Berlusconi Fedele Confalonieri

Ironia a parte, il presidente di Mediaset, rispondendo alle domande, ha espresso il desiderio che Marina Berlusconi non segua la strada intrapresa nel 1994 dal padre. "Poveretta - ha detto - perché farle passare un calvario come è successo il padre?".

Confalonieri non era d'accordo neppure quando a scendere in campo fu il Cavaliere: "Vedevo quello che sarebbe successo, i magistrati", però sottovalutavo". Se infatti il Berlusconi imprenditore è "accentratore, sicurissimo di sé", in politica non è lo stato altrettanto, "avrebbe dovuto essere più cattivo, deciso, cinico". In sostanza, "doveva essere più Berlusconi".