1. IDEM, ORA SPUNTA L’ASSUNZIONE SOSPETTA: UN LAVORO DAL MARITO QUANDO ERA ASSESSORE A RAVENNA. UN CONSIGLIERE: L’HA FATTO PER I CONTRIBUTI DAL COMUNE 2. IL MUNICIPIO HA VERSATO 8642 EURO PER IL PERIODO CHE È RIMASTA IN CARICA. IL CONTRATTO SAREBBE STATO RESCISSO SUBITO DOPO LE DIMISSIONI DA ASSESSORE ALLO SPORT 3. LA PROCURA DI RAVENNA IERI HA RICEVUTO LE PRIME CARTE SULLO SCANDALO IDEM 4. PDL DIVISO, PD LATITANTE, SCELTA CIVICA ATTACCA E LETTA LE DA’ 48 ORE PER CHIARIRE 4. FORZA NUOVA SOTTO LA SEDE DEL PD: ‘IN GERMANIA SI SAREBBE DIMESSA, IN ITALIA IDEM?’


1. LETTA DÀ 48 ORE AL MINISTRO POSSIBILE ANCHE LA SFIDUCIA
Francesco Specchia per "Libero"

Iosefa Idem
Pennetta Flavia Fiorello Josefa Idem Malago e Federica Pellegrini

«Ho letto quello che ha detto il ministro Idem e ovviamente faccio fiducia in quello che il ministro ha detto ieri». Ovviamente, quando Enrico Letta pronunciò la sua frase sul caso Idem, non aveva visto le carte né conosceva gli sviluppi. Ieri mattina - da voci del suo entourage - il premier era assai meno sicuro, confidando ai suoi che avrebbe risolto la questione dimissioni della sua ministra entro il weekend, nelle prossime 48 ore; «O è sì, e lei rimane, o è no e lei se ne va. Se le giustificazioni di Josefa non lo convincono del tutto, Enrico non avrà alcuna difficoltà.

IDEM

Figuriamoci, proprio lui, che richiede lo scontrino anche per un caffè...», rivelano da Palazzo Chigi. Ora, con una possibile mozione di sfiducia alla ministra da parte di Scelta Civica, la cosa si fa complessa. La questione è numerica, oltre che prettamemente politica. Dovesse la suddetta mozione di sfiducia individuale partire dal Senato, dove il Pd ha 108 senatori (che non votano certo contro l'olimpionica) ci sarebbero, sulla carta, soltanto le opposizioni a volerla: il M5S coi suoi 53 uomini, la Lega Nord con i suoi 16 più le altre opposizioni da Sel in giù con i loro 30 voti.

idem letta foto mezzelani gmt

Lega Nord, Scelta Civica e grillini hanno comunque già preso posizioni molto dure in merito (ad esclusione delle folli e volgari dichiarazioni di Borghezio). Tornando al Senato, quindi, il Pdl risulterebbe determinante per affossare il titolare dello Sport e Pari opportunità. Ma se, in clima di larghe intese, il Pdl votasse per affossare la Idem, di lì a poco, nel caso Berlusconi venisse condannato (e probabilmente lo sarà), si ritroverebbe il Pd che, per rappresaglia, consegnerebbe, in Giunta autorizzazioni a procedere, Silvio alla magistratura e all'interdizione ai pubblici uffici.

Un bel rovello, insomma. È per questo che nel Pdl regna il caos. E, mentre i soli Giovanardi, Savino e Nitto Palma prendono dura posizione sulle dimissioni, molti altri berlusconiani compresi i «falchi», nicchiano in attesa di istruzioni che non arrivano. Due sono le scuole di pensiero sul caso dell'atleta pizzicata su elusioni, trucchetti fiscali e probabile abuso. Se facesse rimanere nel governo la Idem dandole un buffetto, Letta andrebbe a debito col Pdl.

Iosefa Idem

Se, invece, chiedesse alla sua ministra il passo indietro in nome della «trasparenza e della discontinuità col passato» , Letta spiazzerebbe non solo i suoi, ma soprattutto il Pdl. Pdl che, dunque, visto il comportamento integerrimo del presidente del Consiglio perfino coi suoi membri del governo che sbagliano, si troverebbe un'arma di pressione futura disinnescata. Salterebbe, insomma, lo «scambio di prigionieri». Si deciderà, probabilmente, nelle prossime ore.

2. ORA SPUNTA L'ASSUNZIONE SOSPETTA

Raphaël Zanotti per La Stampa

josefa idem tapis roulant

Quando arrivi a Ravenna, città del ministro Josefa Idem, puoi imbatterti nello striscione che Forza Nuova ha appeso sotto la sede del Pd: «In Germania si sarebbe dimessa, in Italia Idem?». Oppure nell'uomo al bar che rivendica la statura dell'illustre cittadina: «Sta facendo bene la nostra Sefi, questa è tutta una speculazione politica». Una città spaccata. Lo senti nell'aria. E lo capisci dalle dichiarazioni dei politici. Quando Alberto Pagani, l'altro onorevole di Ravenna, collega del Pd, arriva a chiedere al ministro di chiarire, e al più presto, significa che anche il partito quell'aria l'ha fiutata e si sta riposizionando.

LA CASA PALESTRA IN CUI RISULTAVA RESIDENTE JOSEFA IDEM

Lei, il ministro, è intanto costretta a scartare. Paradossale per lei, allenata a far muovere la prua di pochi centimetri per non perdere la linea migliore sull'acqua. Ieri, impegnata a Reggio Emilia in un incontro sulle donne, si nega alla domanda dei giornalisti sulle sue eventuali dimissioni. Poi arriva una scossa di terremoto. La sala nella quale sta parlando viene evacuata. E da allora il ministro si fa di nebbia. Tornata nella sua Ravenna? Se è così, qui è arrivata la seconda scossa. Politica.

josefa idem pilates
idem

Un consigliere comunale di opposizione, Alvaro Ancisi, scopre un'altra magagna: nel periodo in cui il ministro era assessore allo Sport del Comune di Ravenna, il marito Guglielmo Guerrini l'aveva assunta come unico dipendente dell'associazione dilettantistica che presiede. Motivo: il Comune, così, le ha versato i contributi previdenziali per tutto il periodo dell'incarico. Esattamente 8.642 euro per 183 giorni lavorativi, dal 10 giugno 2006 al 7 maggio 2007, giorno in cui, per ragioni familiari e per prepararsi meglio alle Olimpiadi di Pechino, l'assessore oggi ministro si dimette. Dal giorno dopo, niente più incarico da assessore e nessun altro versamento. Evidentemente all'associazione dilettantistica Canoa Kayak Standiana non avevano più bisogno di una dipendente e il marito l'ha mandata via.

josefa idem medaglia

La coincidenza, ovviamente, è succosa. Si chiede al sindaco di mandare le carte in Procura per i necessari approfondimenti. Procura che, proprio ieri, ha ricevuto le prime carte sul caso Idem: gli esiti delle ispezioni dell'ufficio tributi e dell'ufficio edilizia che hanno accertato una serie di irregolarità edilizie nella casa-palestra di carraia Bezzi 104 dove il ministro risultava risiedere, garantendosi così l'esenzione dall'Ici tra il 2008 e il 2011.

Ancora una volta sembra essere l'associazione Standiana a mettere nei guai l'adorata Sefi. E più si scava in questa direzione, più gli aspetti familiar-professionali s'intrecciano. La Standiana risulta aver collezionato sette tessere nell'ultimo anno. Tre sono a nome del marito, Guglielmo Guerrini, una del fratello di quest'ultimo, Gianni. Che vive, manco a dirlo, in carraia Bezzi 102, la villetta accanto alla famigerata casa-palestra e, fino al 2003, anche sede dell'associazione Standiana.

GUGLIELMO GUERRINI MARITO ALLENATORE DI JOSEFA IDEM

Oggi, il ministro, per spiegare questo groviglio, invoca la sua buona fede. Spiega che la casa in carraia Bezzi 104 è sempre stata la palestra personale nella quale si allenava «come un professore ha la sua biblioteca». Dice che, dovendo affrontare una dura preparazione atletica, ha lasciato ad altri, a tecnici di sua fiducia, la gestione burocratica della sua vita. Comprensibilissimo, visti i risultati agonistici. Ma in quella palestra personale è stata impiantata un'attività commerciale.

E dal 2008, stando alle foto di Google Street. Andrea Alberizia, giornalista di una testata locale, ha fatto un bel colpo: «Mercoledì scorso ho chiamato uno dei numeri indicati nella pagina Facebook della palestra Ja Jo Gym (quella con sede in carraia Bezzi 104, ndr) chiedendo di potermi iscrivere. Mi hanno risposto che l'attività costava 60 euro al mese, ma che probabilmente in luglio sarebbero riusciti a mantenere la promozione a 45 euro. Non mi hanno chiesto alcuna iscrizione ad alcuna associazione sportiva». Non tutti i professori si mettono ad affittare i libri della propria biblioteca.

LA CASA E PALESTRA DI JOSEFA IDEM

Dalle carte del Comune di Ravenna risulta che possibili autori degli illeciti riscontrati sarebbero la proprietà. Josefa Idem, e l'affittuario/gestore della palestra, l'Asd Motori e Sports di Maurizio Patanè. Ma esiste questo contratto d'affitto? E da chi è stato stipulato? Dalla proprietà o dalla sempre presente associazione dilettantistica Standiana del marito Guerrini? E se al Comune di Ravenna non risultava esserci alcuna palestra in quell'edificio, essendo accatastato come abitazione principale, a che titolo veniva pagato un affitto annuale, a detta dello stesso ministro, di 600 euro annuali?

Domande a cui, probabilmente, il ministro dovrebbe rispondere per chiarire. Come suggerito dal collega di partito Pagani. Intanto Patanè è sparito, il ministro fatica a rispondere e il marito Guerrini è stato «blindato» dall'avvocato che si sta occupando della faccenda, Luca Di Raimondo. Il quale, ieri, è arrivato a Ravenna. Probabilmente per prendere in mano la situazione. Un nuovo tecnico per gestire un po' di burocrazia della vita del ministro olimpionico.

 

idem letta foto mezzelani gmt

 

JOSEFA IDEM LAURA BOLDRINI