INCUBO SINDACI/2 – LA PAURA DI PITTIBIMBO È DI DOVER AFFRONTARE I BALLOTTAGGI CONTRO I GRILLINI – DOPO LA SCONFITTA A LIVORNO, ORA TEME PER BOLOGNA, ROMA E TORINO – A COSTRINGERE IL PD AL SECONDO TURNO SARÀ LA FRONDA A SINISTRA, CHE IN LIGURIA FU DETERMINANTE -
Fabio Martini per “la Stampa”
La simbolica occupazione da parte del popolo leghista di Bologna la "rossa" non ha inquietato più di tanto la sinistra cittadina e il sindaco Virginio Merola: non è da destra che si prepara la vera insidia in vista delle Comunali della prossima primavera, che è invece rappresentata da un eventuale ballottaggio con un esponente del Cinque Stelle.
Uno spauracchio che per il presidente del Consiglio non riguarda soltanto Bologna: in vista delle amministrative che chiameranno in causa anche la capitale del Paese, le due capitali del Nord (Milano e Torino) e la capitale del Sud (Napoli), Matteo Renzi sa bene che tutti i suoi candidati sindaco dovranno puntare a vincere al primo turno, perché eventuali ballottaggi con i candidati del Cinque Stelle potrebbero rivelarsi molto più insidiosi delle tradizionali sfide con esponenti del centro-destra.
Sostiene Massimo Bugani, candidato dei Cinque Stelle nella sfida di Bologna: «Io credo al ballottaggio e, come dimostrano i casi di Parma e, più di recente a Livorno, quando poi andiamo al secondo turno può succedere di tutto». Ecco il punto cruciale, la novità di sistema che potrebbe cambiare la natura dei secondi turni: a Parma, a Livorno, ma anche in altre cittadine è già accaduto che nella sfida con i Cinque Stelle, il Pd vada in affanno.
Uno scenario a rischio che potrebbe proporsi a Bologna, ma anche a Roma, Milano e persino a Torino, dove il Pd dovrebbe ripresentare Piero Fassino, «il sindaco più bravo d' Italia» lo ha definito Matteo Renzi in un colloquio con "La Stampa".
Ma un peso massimo come Fassino dovrà fronteggiare un campo di battaglia accidentato: Sel e dunque il neo-partito Sinistra Italiana, appoggeranno Giorgio Airaudo, personaggio destinato ad erodere da sinistra l' elettorato Pd o comunque rendendo quasi impossibile per Fassino la missione di superare il 50% al primo turno. E a quel punto diventerebbe probabile il ballottaggio con la candidata del Cinque Stelle, Chiara Appendino, grintosa consigliera comunale.
Dice un personaggio di esperienza come Giusi La Ganga, oggi consigliere comunale Pd, già presidente dei deputati Psi: «Non c'è dubbio che un eventuale ballottaggio al secondo turno con la candidata cinque stelle presenterebbe due insidie: la prima è legata al richiamo trasversale che quel movimento evoca anche in elettori "arrabbiati" di centrodestra; la seconda insidia è l' infausta politicizzazione che i leader nazionali daranno alle Amministrative, in questo modo spostando l' attenzione da quel che di buono hanno fatto i sindaci, Fassino in primis».
E sempre la vicenda di Torino disvela il disegno della "Sinistra italiana": smarcandosi da Fassino (col quale Sel governa) e presentando Airaudo, il neo-partito dimostra di puntare, se non alla sconfitta generalizzata del Pd, quantomeno a dimostrarsi determinante. Come è già accaduto, in negativo, in Liguria. E altrettanto insidiose, per Renzi e per il Pd, si profilano le sfide di Napoli e Roma.
Nella Capitale la caccia al candidato per ora non ha dato esiti e tutti i sondaggi realizzati a caldo portano verso uno scenario ancora più problematico; il rischio di un ballottaggio Cinque Stelle-Centro destra. E quindi, a parte Milano, dove è diventata ufficiale la disponibilità di Sala, a Napoli paradossalmente il migliore scudo contro il Cinque Stelle e contro un sindaco dalla postura populista come De Magistris, potrebbe essere il ritorno di Antonio Bassolino, un personaggio che sembrava appartenere alla stagione della rottamazione. Uscito rivitalizzato dalle inchieste della magistratura, Bassolino ha fatto capire di essere pronto a rinverdire la fama che lo ricorda sindaco benvoluto di una città difficilissima.