È INIZIATO IL VERTICE DI GOVERNO SUL 5G: L'ARRIVO DI MIKE POMPEO HA FATTO STRINGERE LE NATICHE AL PREMIER CHE VUOLE PRESENTARSI PREPARATO (E SPALLEGGIATO DAGLI ALTRI MINISTRI) ALL'INCONTRO CON IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO. ANCHE PERCHÉ SA UNA COSA: SULLO SPIONAGGIO DELLE TELECOMUNICAZIONI OPERATO DAI CINESI L'AMERICA NON CAMBIERÀ DI UNA VIRGOLA ANCHE IN CASO DI VITTORIA DI BIDEN…
-5G: A VIA IL VERTICE DI CONTE CON I MINISTRI A PALAZZO CHIGI
(ANSA) - E' iniziata a Palazzo Chigi la riunione di governo convocata dal premier Giuseppe Conte sul tema del 5G. Al vertice partecipano i capi delegazione di maggioranza Dario Franceschini, Alfonso Bonafede, Roberto Speranza, Teresa Bellanova, i ministri Roberto Gualtieri, Luigi Di Maio, Enzo Amendola, Stefano Patuanelli, Lorenzo Guerini e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. Il confronto avviene a pochi giorni dalla visita in Italia del segretario di Stato americano Mike Pompeo, per definire la linea del governo sul 5G e il ruolo di Huawei, su cui in maggioranza si registrano diverse sensibilità, ma anche - viene spiegato - per portare avanti la discussione sul progetto della rete unica.
CONTE CONVOCA UN VERTICE SUL 5G GRILLO: LA RETE UNICA SIA PUBBLICA
R. E. per “la Stampa”
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha convocato per oggi pomeriggio i capidelegazione della maggioranza e alcuni ministri economici, tra cui il responsabile del Mef, Roberto Gualtieri e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
Al centro dell' incontro il dossier 5G anche se nella riunione entreranno con ogni probabilità anche altri temi di natura economica. Intanto ieri, Beppe Grillo, durante un dibattito con dibattito on line con il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e con l' imprenditore fiammingo Gunter Pauli, si è detto convinto che lo Stato «serve là dove ci sono situazione strategiche» e « io ho fatto una battaglia perché si unissero le strategie delle tecnologie in un' unica dorsale.
Poi si fanno concorrenza i privati, come è giusto, ma la dorsale deve essere per forza in mano pubblica». Il progetto approvato da Tim e Cdp prevede la costituzione di una società per la gestione della rete il cui controllo spetterà a Tim (primo azionista i francesi di Vivendi). Per la vicepresidente della Commissione Ue quando il dossier verrà notificato sarà valutato sull''indipendenza del gestore della rete.
Intanto è il nodo della rete unica ad essere al centro tavolo del cda di Tim. L' incontro mensile del board dedica un capitolo importante agli sviluppi del progetto a pochi giorni dal confronto con gli altri operatori, che auspicano uno sviluppo «coerente con le premesse». Intanto, grazie, all' emergenza Covid che ha spinto la Consob ad di abbassare le soglie di comunicazione delle quote rilevanti, è emersa una «storica» partecipazione di Bankitalia in Tim di poco superiore all' 1%.