INSALATA ROUSSEAU – IL RETROSCENA DI PAOLO BECCHI SUL VOTO DEGLI ISCRITTI ALLA PIATTAFORMA SULLE REGIONALI: “È TUTTA UN’IDEA DI CASALEGGIO, CHE SI È RESO CONTO CHE I 5 STELLE SARANNO PURE IN MOVIMENTO, MA IN UNA DIREZIONE CHE IL PADRE GIANROBERTO NON AVREBBE MAI ACCETTATO. MEGLIO FINIRE QUESTA STORIA ORMAI PRIVA DI SENSO. MA GRILLO VUOLE PRODI AL QUIRINALE E…”
-DAGONOTA
Tra scoop e opinione forte il professor Paolo Becchi, uno che di 5stelle, Casaleggio dinasty e Grillo in azione sa molto, e dall'inizio della storia, racconta a Dagospia una versione rimasta finora in ombra del voto a sorpresa della piattaforma Rousseau su Emilia e dintorni: Quante balle su quello che sta succedendo sul voto sulla piattaforma Rousseau. E ormai tutte le colpe sono di Di Maio, il capro o meglio la capra espiatoria. Ma chi lo ha voluto il voto su Rousseau? Nessuno si è posto questa domanda. Vediamo di dare una risposta. C'è un capo politico, e c'è un garante; il non voto tornava ad entrambi comodo, anche per tener calmi i parlamentari.
Ma c'è una persona che come figlio di un Grande si deve essere cominciato a rompere i coglioni e allora ha imposto il voto sulla piattaforma: Davide Casaleggio, che sta sempre più rendendosi conto che quel MoVimento sarà pure in continuo movimento ma in una direzione che Gianroberto non avrebbe mai accettato.
A questo punto meglio finire al più presto questa storia ormai prova di senso. Meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine. Ma Grillo non ci sta, lui vuole Prodi al Quirinale, e allora come garante dovrà inventarsi qualcosa, perché se Salvini vince in Emilia salta tutto.”