L'INTELLIGENCE SCATENATA CONTRO TRUMP, COSTRETTO A DISFARSI DEL SUPERFALCO STEVE BANNON: VIA DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA NAZIONALE, CHE HA ACCESSO AI DOCUMENTI PIU' RISERVATI - SONDAGGI: IL SUO ELETTORATO CONTRARIO AD UN ACCORDO CON LA RUSSIA PER RISOLVERE IL PROBLEMA SIRIANO
1. I SONDAGGI, LA RUSSIA ED I BASTONI DELL’INTELLIGENCE
DAGONEWS
Washington, abbiamo un problema. Donald Trump non sa come convincere la pancia del suo elettorato che è indispensabile fare un accordo con Putin per risolvere il problema siriano. Il presidente è intenzionato a stabilire una relazione diplomatcia e militare con Mosca, ma i sondaggi che gli piovono sul tavolo dicono che la “deep America”, i “red neck”, i contadini, quelli che lo hanno votato, sono decisamente contrari.
Per costoro, la Russia rappresenta ancora il nemico e non sono pronti a comprendere un alleanza con il nemico storico per risolvere i problemi di un Paese che non sanno nemmeno dove sia sulla cartina geografica.
Ma non è l’unico problema. Le indiscrezioni sui canali paralleli avviati dalla Casa Bianca con il Cremlino, come gli incontri riservati dell’ex patron di Blackwater, vengono fatte arrivare ai giornali dall’Intelligence americana. E Trump lo sa.
I servizi segreti mal sopportano, come i contadini del MidWest, i tentativi di approccio di Donald con Putin. Non possono chiedere un impeachment, ma possono sputtanarlo. Ed è quel che stanno facendo, magari con l’obbiettivo di togliergli il sostegno dei suoi primi elettori: bianchi, americani, poveri ed incazzati. Gli stessi che ancora vedono la Stella Rossa sul Cremlino.
2. BANNON FUORI DALLA CASA BIANCA
Da Ansa
Steve Bannon e' stato rimosso dal Consiglio nazionale per la sicurezza. Lo riportano alcuni media americani citando fonti della Casa Bianca. La decisione dopo le critiche sul ruolo assegnato al controverso stratega del presidente americano Donald Trump.
Nella riorganizzazione del Consiglio Trump ha rimosso a sorpresa Bannon, sminuendo allo stesso tempo anche il ruolo del suo consigliere alla Sicurezza Nazionale, Tom Bossert. Il direttore dell'intelligence Dan Coats e il presidente del Joint Chiefs of Staff Joseph Dunford tornano a essere definiti 'partecipanti regolari' delle riunioni del Consigli.
In un memorandum di sette pagine datato 4 aprile, Trump illustra le modifiche all'organizzazione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Cambiamenti che, secondo gli osservatori, rendono potenzialmente piu' bilanciato l'approccio dell'amministrazione alla politica estera, e segnano una vittoria per la corrente moderata di Ivanka Trump, la figlia del presidente entrata a far parte ufficialmente dello staff da una settiman