IRAN FUNESTA - IL REGIME DEGLI AYATOLLAH HA GIUSTIZIATO UN UOMO ACCUSATO DI ESSERE SPIA DELLA CIA: REZA ASGARI ERA UN DIPENDENTE DEL MINISTERO DELLA DIFESA MA SU DI LUI E' CALATO IL SOSPETTO DI AVER PASSATO AGLI USA INFORMAZIONI SUL PROGRAMMA MISSILISTICO - DAL 29 GIUGNO NEL PAESE CI SONO STATI MISTERIOSI INCIDENTI, ATTRIBUITI AL MOSSAD E AI SERVIZI AMERICANI, COME LE ESPLOSIONI AL CENTRO NUCLEARE DI NATAN...
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Guido Olimpio per www.corriere.it
Il cittadino iraniano Reza Asgari, accusato di essere una spia della Cia, è stato giustiziato pochi giorni fa. Lo ha annunciato il sito Mizan. L’ex dipendente del Ministero della Difesa era stato arrestato dai servizi di sicurezza che lo ritenevano coinvolto in operazioni per trafugare segreti militari. Informazioni poi finite nelle mani degli americani. In particolare – secondo la versione diffusa dalle autorità – avrebbe venduto dati riguardanti il programma missilistico, una delle punte del dispositivo strategico iraniano.
Un mese fa circa era stata eseguita un’altra sentenza capitale, a finire sul patibolo un uomo ritenuto legato all’uccisione in Iraq del generale Qasem Soleimani. Uno dei molti episodi della guerra strisciante che contrappone Teheran a Usa e Israele.
Dal 29 giugno l’Iran è stato teatro di numerosi incidenti, alcuni dei quali sono stati attribuiti ad atti di sabotaggio del Mossad. La lista si è aperta con le fiamme in una fabbrica di missili (regione di Parchin) ed è proseguita coinvolgendo siti industriali e militari, compreso il centro nucleare di Natan. L’ultimo caso lunedì con un rogo nell’impianto di Kavian Fariman, Mashad, evento per il quale non si conoscono le cause.
L’esecuzione di Reza Asgari può essere solo un elemento «collaterale», ma che comunque rientra nella strategia del confronto, con gli ayatollah che mandano un segnale all’esterno. Non è la prima volta che in fasi critiche o di tensione Teheran annuncia retate o punizioni per chi collabora con il nemico.
I colpi segreti non precludono comunque altre strade. Comprese quelle negoziali. Gli Usa hanno rilasciato e rimandato in Libano l’uomo d’affari Kassim Tajideen che era stato condannato perché parte della rete di finanziamento del movimento filo-iraniano Hezbollah. La decisione è una coda dello scambio che ha portato alla liberazione di due cittadini statunitensi da parte di Siria e Iran. C’è la cosiddetta guerra segreta, ma anche un’attività diplomatica riservata attraverso canali speciali.