ITALIA USA E JET - GIORGIA MELONI ARRIVERÀ NELLE PROSSIME ORE A KIEV E METTERÀ SUL TAVOLO DI ZELENSKY L'OFFERTA DI CINQUE CACCIA ITALIANI. L'UNICA CONDIZIONE È CHE L'ITALIA NON SIA LA PRIMA A FARLO (ALTRIMENTI CHI LI SENTE SALVINI E BERLUSCONI) - LA DUCETTA PUNTA ANCHE AGLI APPALTI DELLA RICOSTRUZIONE, SU CUI C'È UNA FEROCE CONCORRENZA CON IL SOLITO MACRON. E INTANTO GLI USA ESORTANO L'EX COMICO A LANCIARE LA CONTROFFENSIVA ORA
-1. POLITICO, LA CASA BIANCA ESORTA KIEV A LANCIARE CONTROFFENSIVA
(ANSA) - Per consolidare il proprio successo sul campo di battaglia, la Casa Bianca esorta l'Ucraina a non ritardare la controffensiva. Lo riporta Politico citando sue fonti.
Il quotidiano statunitense rileva che l'amministrazione Biden ha invitato la squadra del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a consolidare i propri guadagni lanciando un contrattacco. La Casa Bianca ha anche consigliato a Zelensky di prepararsi per un'offensiva ora, hanno detto i funzionari, mentre le armi e gli aiuti da Washington e dall'Europa "stanno fluendo senza ostacoli".
2. MELONI VERSO KIEV PRONTA AD APRIRE SUI CACCIA ITALIANI
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Fabio Tonacci per www.repubblica.it
C'è un numero segreto e già vagliato in via riservata dai vertici dell'esecutivo: cinque. Tanti potrebbero essere i caccia militari che Roma invierà in futuro a Kiev. Ma a patto di non essere i primi della lista dei "contributori", per ragioni di opportunità politica.
E di dare l'impressione di essere quasi costretti a seguire l'onda lunga degli alleati, capitanati in questa fase dalla Gran Bretagna che spinge i partner verso un nuovo, decisivo, passo. L'apertura italiana arriverà già nelle prossime ore, quando Giorgia Meloni incontrerà Volodymyr Zelensky e la stampa nella capitale ucraina.
Non sarà l'Italia a mettersi alla testa della battaglia per inviare i caccia a Kiev, insomma. Per diverse ragioni. Intanto perché la presidente del Consiglio ospita nella sua maggioranza autentici fan di Vladimir Putin. E anche perché l'esecutivo è consapevole dei dubbi diffusi nell'opinione pubblica sulla prosecuzione del conflitto. Eppure, la premier non si opporrà se l'Occidente dovesse giungere a compiere questo passo.
[…] Se altri Paesi dovessero davvero procedere con le prime spedizioni, allora l'Italia potrebbe accodarsi. Escluso che conceda i propri Eurofighter, la punta di diamante della nostra aeronautica e il modello più avanzato mai realizzato in Europa. Difficile anche che dia via libera agli F-35.
Semmai, il governo Meloni si orienterà sugli Amx (realizzati da un consorzio composto da Italia e Brasile). Oppure sui Tornado. Esiste già una stima di quanto l'Italia potrebbe fornire all'alleato ucraino: come detto, quattro o cinque caccia. Ovviamente preceduti dall'addestramento dei piloti ucraini, su cui gli alleati di Zelensky (Regno Unito in primis) dovranno investire nei prossimi mesi.
Nel frattempo, Meloni ragiona anche su una mossa completamente diversa. La premier sa bene che la corsa per la ricostruzione post-bellica è già partita. E sul ruolo preminente che giocheranno gli Stati Uniti in tale corsa nessuno dubita. In Europa, tuttavia, l'Italia si trova ad avere la Francia come principale antagonista.
[…] Per bruciare sul tempo Macron […] la leader di Fratelli d'Italia intende lanciare nelle prossime ore l'idea di una conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina, che l'Italia intende ospitare. È uno degli argomenti di cui parlerà col presidente ucraino. In questa chiave va letta la recente missione a Kiev del ministro per lo Sviluppo economico Adolfo Urso e del presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
Focalizzarsi sul nodo della ricostruzione permette a Meloni anche di coprirsi sul fronte interno, ossia quello degli alleati di maggioranza […].