ITALIA VIVA, ARABIA MORTA - TRAVAGLIO: ''RENZI DICE CHE L'ARABIA SAUDITA È UNA SUPERPOTENZA NELLA CULTURA, NEL TURISMO, NELL'INNOVAZIONE E NELLA SOSTENIBILITÀ. È IL SUO MODO DI RICORDARE, NEL GIORNO DEI MORTI, L' INTELLETTUALE DISSIDENTE KHASHOGGI, STRANGOLATO IN OSSEQUIO ALLA CULTURA E CON GRANDE INNOVAZIONE, SEGATO A PEZZI CON SQUISITA SOSTENIBILITÀ E TRASPORTATO IN UNA VALIGIA IN OMAGGIO AL TURISMO'' - CAPEZZONE: ''LUI CHE UN MESE FA ERA SCHIFATO DALLE ARMI ALLA TURCHIA VA DAI GUERRAFONDAI DI RIAD''
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1 - ITALIA VIVA, ARABIA MORTA
Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”
"L'Arabia Saudita è una superpotenza non solo nell' economia, ma anche nella cultura, nel turismo, nell' innovazione e nella sostenibilità" (Matteo Renzi, senatore e leader Italia Viva, 2.11). È il suo modo di ricordare, nel giorno dei morti, l' intellettuale dissidente saudita Jamal Khashoggi, strangolato in ossequio alla cultura e con grande innovazione, segato a pezzi con squisita sostenibilità e trasportato in una valigia in omaggio al turismo.
2 - IL BOMBA VA DAI FABBRICANTI D'ARMI
Daniele Capezzone per “la Verità”
Renzi era indignatissimo: basta armi alla Turchia. «Ciò che sta accadendo in Siria contro i curdi è orrore puro. E adesso l' Occidente chiude gli occhi davanti alla scelta sciagurata della Turchia? Assurdo! Il regime di Erdogan va fermato. Il blocco delle armi è il minimo sindacale: l' Europa deve subito imporre sanzioni economiche». Insomma, un Renzi fiammeggiante.
I puristi - a onor del vero - potrebbero ricordare che nel 2014, in un viaggio ad Ankara, Renzi aveva promesso di impegnarsi per l' ingresso della Turchia nell' Ue. Ma «contesto» e «scaletta», allora, erano ancora diversi, chissà.
Non perdiamo il filo, comunque: il 14 ottobre c' è un Renzi anti armi. E dove lo ritroviamo tra il 29 e il 31 ottobre? A Riad, in Arabia Saudita, tra i «cinque presidenti e i capi di alcune delle più grandi banche e industrie di armi del mondo», come ha annotato il Financial Times, in occasione della Future investment initiative. Qui alla Verità - ovviamente - ci guardiamo bene dal demonizzare l' industria delle armi, che è una cosa seria: però è curioso che il senatore di Scandicci, che sui social ci informa proprio di tutte le sue attività, su questa conferenza non abbia fatto sapere granché.
Sbirciando sul suo account Twitter dell' ultima settimana, troviamo: i complimenti al tennista Matteo Berrettini e all' arbitro Gianluca Rocchi, un pesante attacco a Donald Trump sul fatto che l' Italia debba rimanere in Ue (sai che preoccupazione per Trump la rispostaccia di Renzi), la fondamentale notizia di una sua corsetta a Central Park (con fotina inquietante), un retweet di padre Antonio Spadaro (con i bergogliani si va sul sicuro), più un insulto gratuito contro la «farsa Brexit» (i britannici hanno votato, ma senza chiedere il permesso a Renzi, che dunque si permette di spernacchiarli).
Ma non abbiamo trovato notizie della gitarella a Riad.
In Arabia non è mancata neanche una gaffe del nostro eroe, che pare abbia avvicinato l' ex premier britannico David Cameron, proponendogli un selfie, per ritrarre - Renzi dixit - «i due più illustri sconfitti da un referendum».
Ma, guarda un po', Cameron non ha voluto farsi fotografare con Renzi: a tutto c' è un limite, avrà pensato l' inglese.
La verità, anche al di là di questo specifico viaggio, è che Renzi è orgogliosissimo di questo suo secondo lavoro da conferenziere. Non solo (legittimamente) per i compensi che incassa, ma soprattutto perché - questa è l' impressione - l' ex premier si sente gratificato nel suo amor proprio, nella sua vanità, nel suo standing, come dicono i politici italiani ogni volta che superano una frontiera, dando involontaria prova di un inguaribile provincialismo.
Nel caso di Renzi, il gioco è anche più gustoso, perché, ogni volta che si scatena una polemica nella maggioranza giallorossa, può comodamente dire che lui non c' era, che era impegnato all' estero, e commentare con l' infastidito distacco di chi, mentre sta discutendo le grandi questioni globali, viene disturbato dal rumoroso e asfittico condominio italiano.
La notizia del viaggio in Arabia è uscita (Financial Times, poi Corriere della Sera e Fatto Quotidiano), e molti sui social non l' hanno presa benissimo: ognuno può verificare all' hashtag #ArabiaSaudita. Ma sbagliano gli utenti che hanno bersagliato Renzi, naturalmente. Uno che già a scuola era noto come «Bomba» non poteva sfigurare tra i produttori di armi. Il guaio è quelli lo avranno subito identificato come una «Bomba» fake.