PER UN ITALIANO SU QUATTRO IL CARO-BOLLETTE E’ LA PRIMA PREOCCUPAZIONE - NANDO PAGNONCELLI: “L’ENERGIA PER TANTO TEMPO È STATA CONSIDERATA UNA COMMODITY ALLA PORTATA DI TUTTI. UNA GARANZIA CHE DOPO L’ATTACCO RUSSO ALL’UCRAINA È VENUTA MENO - CI ERAVAMO ABITUATI AL CALDO D’INVERNO E AL FRESCO D’ESTATE. ORA ABBIAMO RIACQUISITO LA CONSAPEVOLEZZA DEL PREZZO REALE DEL TENORE DI VITA OCCIDENTALE. CE NE ERAVAMO SCORDATI ANCHE A CAUSA DI MODELLI DI CONSUMO DIFFICILI DA RIDEFINIRE, MENTRE I RINCARI SONO IMMEDIATAMENTE VISIBILI NEI BILANCI FAMIGLIARI. CIRCA IL 15% DELLE FAMIGLIE OGGI E’ IN DIFFICOLTÀ A PAGARE LE BOLLETTE”
-Estratto dell’articolo di Massimiliano Del Barba per il “Corriere della Sera”
Cinquant’anni esatti. Oggi, come mezzo secolo fa, è la guerra a riportarci con i piedi per terra. Il 6 ottobre del 1973 gli eserciti di Siria ed Egitto a sorpresa attaccarono Israele nel giorno dello Yom Kippur, il prezzo del petrolio divenne un’arma e il mondo imparò a fare i conti con l’economia della scarsità: riscaldamento contingentato e domeniche senza automobili […]
Nando Pagnoncelli, voi di Ipsos avete appena realizzato una ricerca sulla povertà energetica per Banco dell’energia nella quale appare evidente quanto stia crescendo fra gli italiani la preoccupazione per il peggioramento della propria condizione economica. A cominciare proprio dal rincaro delle bollette di luce e gas...
«Diciamo che ci siamo improvvisamente accorti che quella in cui stavamo vivendo era una situazione eccezionale: l’energia, infatti, per tantissimo tempo è stata considerata una commodity abbondante e sostanzialmente alla portata di tutti.
Dopo lo shock petrolifero del 1973 il nostro Paese e le sue grandi aziende energetiche hanno infatti lavorato a fondo per garantire a una società sempre più energivora un futuro senza grandi problemi di approvvigionamento. Una garanzia che dopo l’attacco russo all’Ucraina è venuta definitivamente meno e che ha provocato un senso di diffusa incertezza».
Difficile, però, rinunciare ai nostri ormai consolidati standard di vita e di consumo.
«Ci eravamo abituati al caldo d’inverno e al fresco d’estate. Ora abbiamo riacquisito la consapevolezza del prezzo reale del tenore di vita occidentale. Ma ce ne eravamo scordati, evidentemente, anche a causa di modelli di consumo rigidi, difficili da ridefinire, mentre i rincari sono immediatamente visibili nei bilanci famigliari. Questo, almeno in parte, spiega come mai secondo il nostro sondaggio tra le spese ordinarie i pagamenti di bollette e utenze domestiche continuano a essere il primo pensiero dei nostri connazionali: lo sono per circa un italiano su quattro, soprattutto alla luce della prospettiva di ulteriori rincari».
Come stanno reagendo i nostri connazionali?
«Per far fronte a questi aumenti e gestire in maniera ottimale il bilancio familiare, secondo il nostro sondaggio l’84% dei consumatori sta cercando di adottare diverse strategie di acquisto e consumo.
Stimiamo che circa il 15% delle famiglie oggi sia davvero in difficoltà a pagare le bollette e, in questo contesto, è molto importante introdurre elementi di rassicurazione oltre a una maggiore formazione in ambito energetico. L’elevata sensibilità per l’argomento si manifesta anche attraverso l’interesse a entrare a far parte di una comunità energetica (il 58% degli intervistati, ndr ), contribuendo così alla soluzione del problema». […]