KAMALA CONQUISTA I BANCHIERI – SECONDO IL “NEW YORK TIMES”, L'AD DI JPMORGAN, JAMIE DIMON, SOSTIENE PRIVATAMENTE HARRIS ED È PRONTO A ENTRARE NELLA SUA AMMINISTRAZIONE – DIMON NON SI È ESPOSTO IN PUBBLICO PER TIMORI DI CONTRACCOLPI NEL CASO DI VITTORIA DI TRUMP – LA CANDIDATA DEM HA UN PROBLEMA CON L'ELETTORATO ARABO-AMERICANO (COLPA DEL SOSTEGNO A ISRAELE): SOLO IL 41% VOTA PER LEI, MENTRE IL 43% SOSTIENE IL TYCOON – “THE DONALD” CORTEGGIA CRISTIANI E ISPANICI USANDO TONI MESSIANICI: “NELL'ATTENTATO A BUTLER MI HA SALVATO LA MANO DI DIO”
-NYT, 'CEO JPMORGAN SOSTIENE HARRIS,VALUTEREBBE RUOLO IN GOVERNO'
(ANSA) - L'amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon sostiene privatamente Kamala Harris e valuterebbe un ruolo in una sua amministrazione. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali Dimon non si è esposto pubblicamente per timori di contraccolpi nel caso di vittoria di Donald Trump.
Dimon è una delle figure più di spicco di Wall Street e le campagne di Harris e Trump hanno cercato di strappargli il suo sostegno. Il silenzio di Dimon sulla sua posizione elettorale riflette il disagio su una questione controversa come le elezioni, sottolinea il New York Times. L'amministratore delegato di JPMorgan è infatti noto per le sue prese di posizione su temi come l'Ucraina, le diseguaglianze e l'immigrazione e, proprio per questo, il suo silenzio non è passato inosservato né a Washington né a Wall Street.
Dimon "Non ha mai appoggiato pubblicamente un candidato presidenziale, ma parla con decisione e spesso di politiche per contribuire a rafforzare il nostro paese", ha detto il portavoce di JPMorgan, Joseph Evangelisti, al New York Times. Dimon ha avuto in passato a che fare con Harris.
Nel 2012 i due si sono scontrati quando la vicepresidente era procuratrice della California e si stava occupando degli abusi delle banche con i pignoramenti. Nel suo libro Harris ha ricordato che una volta Dimon l'aveva chiamata e le aveva urlato che cercava di "derubare i suoi azionisti". L'amministratore delegato di JPMorgan ha inoltre flirtato in passato con l'idea di candidarsi.
'TRA ARABO-AMERICANI TRUMP AVANTI 43% A 41% SU HARRIS'
(ANSA) - Gli arabo-americani sono leggermente più propensi a votare per Donald Trump che per Kamala Harris, secondo un nuovo sondaggio: un segnale preoccupante per le possibilità della candidata dem di vincere nello stato in bilico del Michigan, che ospita una grande popolazione arabo-americana.
Il sondaggio, condotto di Arab News Research and Studies Unit insieme a YouGov, mostra che il 43% sostiene il tycoon rispetto al 41% che preferisce la sua rivale e al 4% che supporta la candidata del Partito Verde, Jill Stein.
TRUMP MESSIANICO, 'MI HA SALVATO LA MANO DI DIO'
(di Benedetta Guerrera) (ANSA) - WASHINGTON, 22 OTT - Donald Trump come Diego Armando Maradona al mondiale in Messico del 1986. Solo che invece di segnare il gol decisivo contro l'Inghilterra, grazie alla 'mano de Dios' il tycoon è sopravvissuto all'attentato di luglio a Butler e ora può "salvare l'America e renderla di nuovo grande".
E' un The Donald in versione messianica quello che ha parlato all'elettorato cristiano in un incontro in North Carolina ospitato da un gruppo di pastori conservatori. "La mia fede ha assunto un nuovo significato il 13 luglio dopo essere stato sbattuto a terra da quella che mi sembrava una mano soprannaturale", ha detto l'ex presidente ricordando il momento in cui dopo essere stato ferito sul palco del comizio si è nascosto dietro il podio protetto, a onore del vero, dagli agenti del Secret Service.
"Mi piace pensare che Dio mi abbia salvato per uno scopo ed è quello di rendere il nostro Paese più grande che mai", ha affermato. Il tycoon, che non si può definire un frequentatore di chiese, è riuscito a guadagnarsi negli anni il voto dei cristiani e degli evangelici con una serie di promesse, come la nomina dei giudici conservatori della Corte Suprema che hanno contribuito a ribaltare il diritto all'aborto.
Questa fascia d'elettorato d'altronde è stata cruciale per la sua vittoria nel 2016 e nel 2020, secondo il Pew Research Center, ha votato per lui l'84% degli evangelici bianchi. "I cristiani non votano quanto dovrebbero. Vanno in chiesa ogni domenica, ma non votano. Quest'anno fate la cosa giusta", ha insistito Trump, che poi ha attaccato la sua rivale democratica accusandola di essere "distruttiva per la religione", senza articolare meglio il suo pensiero.
Intanto, sia lui che Harris stanno intensificando gli sforzi anche per conquistare i milioni di elettori ispanici, la dem annunciando la sua 'agenda di opportunità' per i latinos sulla rete in lingua spagnola Telemundo, il repubblicano partecipando ad una tavola rotonda con amministratori e imprenditori a Doral, in Florida. A sole due settimane dal voto per Harris gli uomini ispanici, come quelli neri, restano una nota dolente secondo tutti i sondaggi, che la danno dietro al tycoon rispetto a questa fascia d'elettorato.
A livello nazionale, invece, secondo l'ultima rilevazione della Reuters/Ipsos, la vicepresidente è avanti 46% a 43% su Trump, ma l'elettorato è pessimista e afferma che il Paese è sulla strada sbagliata. In particolare, il sondaggio mostra che gli elettori hanno una visione negativa sullo stato dell'economia e dell'immigrazione: circa il 70% degli americani registrati ha affermato che il costo della vita è troppo alto, mentre per il 60% l'economia sta andando nella direzione sbagliata e il 65% ha detto lo stesso della politica sui migranti.
Alla domanda su quale candidato abbia l'approccio migliore su questi problemi, l'ex presidente è risultato in testa sia per l'economia (46% contro 38%) che per l'immigrazione (48% contro 35%). Ma Trump ha ottenuto scarsi risultati alla domanda su quale candidato sia più adatto ad affrontare l'estremismo politico e le minacce alla democrazia, con Harris in testa per il 42% contro il 35%. La leader dem guida anche sulla politica sull'aborto e su quella sanitaria.