- KHASHOGGI CHI? - IL SEGRETARIO DI STATO USA, MIKE POMPEO, IN VISITA IN ARABIA SAUDITA PER DISCUTERE DELLA CRISI IRANIANA, SI È BEN GUARDATO DAL PARLARE CON IL RE DELL'OMICIDIO DEL GIORNALISTA JAMAL KHASHOGGI DURANTE IL LORO INCONTRO A GEDDA – DISCORSO EVITATO ANCHE CON IL PRINCIPE EREDITARIO BIN SALMAN CONTRO CUI LE NAZIONI UNITE HANNO PUNTATO IL DITO PER LA MORTE DEL REPORTER – (VIDEO)
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KHASHOGGI CHI? - IL SEGRETARIO DI STATO USA, MIKE POMPEO, IN VISITA IN ARABIA SAUDITA PER DISCUTERE DELLA CRISI IRANIANA, SI È BEN GUARDATO DAL PARLARE CON IL RE DELL'OMICIDIO DEL GIORNALISTA JAMAL KHASHOGGI DURANTE IL LORO INCONTRO A GEDDA – DISCORSO EVITATO ANCHE CON IL PRINCIPE EREDITARIO BIN SALMAN CONTRO CUI LE NAZIONI UNITE HANNO PUNTATO IL DITO PER LA MORTE DEL REPORTER – (VIDEO)
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Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, non ha parlato dell'omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi durante l'incontro di ieri a Gedda con il re dell'Arabia Saudita, Salman bin Abdulaziz al Saud. Lo riferisce la stampa statunitense che cita un alto funzionario del dipartimento di Stato.
Alla domanda se la questione di Khashoggi fosse stata affrontata durante i colloqui, il funzionario ha detto che "non è accaduto", aggiungendo che "l'incontro con il re è stato breve". Pompeo ha anche incontrato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, ma non è chiaro se con lui abbia sollevato la questione. Le parti hanno discusso delle “crescenti tensioni nella regione e della necessità di una maggiore sicurezza marittima per promuovere la libertà di navigazione nello Stretto di Hormuz”.
Pompeo, Salman e Mohammad bin Salman “hanno anche concordato l'importanza di collaborare con il Consiglio di cooperazione del Golfo per contrastare la minaccia iraniana in tutta la regione e per ritenere il regime iraniano responsabile del suo comportamento maligno”, ha dichiarato in una nota il portavoce del dipartimento di Stato Morgan Ortagus.
Le recenti conclusioni dell'inchiesta indipendente delle Nazioni Unite non ha fornito una conclusione sulla colpevolezza del principe e del re saudita, ma ha affermato che "esistono prove credibili che meritano ulteriori indagini da parte di un'autorità competente" in merito alla "soglia della responsabilità penale raggiunta".