LAMORGESE HA PESTATO UN LAMERDONE - I DUE SCIVOLONI CONSECUTIVI DELLA MINISTRA: PRIMA DA FLORIS SULLE VACANZE ESTIVE MENTRE IL PAESE SPROFONDA IN RECESSIONE, POI QUELLA CIRCOLARE SULLE PASSEGGIATE CHE ERA DIRETTA AI PREFETTI MA CHE INVECE HA SCATENATO LA POLEMICA SUI BAMBINI IN GIRO PER STRADA. CONTE IERI L'HA SCARICATA IN DIRETTA: ''UNA DECISIONE DEL VIMINALE, NON VENIVA DA NOI''

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Da www.lettera43.it

 

Un uno-due che in altri tempi avrebbe costretto chiunque alle dimissioni. Magari con il rischio di essere accettate.

 

Ma in tempi di emergenza da coronavirus tutto è lecito, e nessuno rischia niente. Per ora.

LUCIANA LAMORGESE ROBERTO GUALTIERI

 

Hanno fatto scalpore – e creato violenti malumori a Palazzo Chigi nello staff di Giuseppe Conte – i due scivoloni consecutivi della ministra degli Interni Luciana Lamorgese, tra ieri e l’altro ieri.

 

LO SCIVOLONE A DI MARTEDÌ SULLE VACANZE ESTIVE

Il primo l’ex prefetto l’ha realizzato parlando con Giovanni Floris durante il programma Di Martedì su La7: «Spero che per l’estate potremo andare in vacanza», ha detto la ministra, rispondendo alla domanda sul quando si potrà tornare alla normalità. Ma come, il Paese sta sprofondando in una recessione di proporzioni drammatiche, e lei se ne esce auspicando le vacanze quando questa estate tutti dovranno lavorare – quelli che avranno la fortuna di poterlo fare se nel frattempo non saranno diventati imprenditori falliti e lavoratori disoccupati – per cercare di rimettere in piedi al più presto la baracca?! Non contenta, giusto per mettere altra carne al fuoco delle polemiche, ha anche aggiunto: «Questa emergenza lascerà qualcosa in ciascuno di noi, dobbiamo cambiare stile di vita».

luciana lamorgese giuseppe conte luigi di maio 1

 

LA BUFERA SCATENATA DALLA CIRCOLARE SULLE PASSEGGIATE

Il secondo scivolone è poi arrivato con la discussa circolare sulla possibile uscita di casa dei bambini accompagnati da un genitore, che ha scatenato la reazione dei governatori delle Regioni e di molti sindaci, preoccupati che potesse rappresentare una breccia nel muro faticosamente eretto per far stare a casa la gente.

 

Il telefono del prefetto Matteo Piantedosi, capo di gabinetto di Lamorgese (l’ha ereditato da Matteo Salvini), e da taluni ritenuto colpevole della gaffe, è diventato incandescente, ed è volata anche qualche parola grossa. Una reazione che ha costretto il Viminale a una affannosa precisazione e il presidente Conte, nella sua conferenza stampa di ieri sera per annunciare l’ennesimo Dpcm, quello che annuncia la proroga della chiusura totale fino al 13 aprile, a ribadire che nessuno intendeva dire che i bambini possono andare a fare una passeggiata. E poi si dice i tecnici al governo…

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