LASCIATELO FARE, SI AUTODISTRUGGERÀ - BERLUSCONI È CONVINTO CHE LE CONTINUE SPACCONATE PORTERANNO RENZI ALLA ROVINA: “NON HA PIÙ CARISMA. È UN BLUFF” (MA E’ QUELLO CHE DICEVANO ANCHE DEL CAV E POI CI È TOCCATO IL VENTENNIO A COLORI) - IL FLIRT DEL BANANA CON IL "FATTO": "E' STIMOLANTE" (LO USA COME VIAGRA?)
Francesco Cramer per “il Giornale”
Secondo il Cavaliere l'arroganza del premier alla fine non paga e per il centrodestra arriverà presto il momento della riscossa. Il ragionamento che ripete ai suoi è il seguente: «Renzi non tira. Anni fa il suo carisma portava molti punti in più al Pd ma adesso la musica è finita. Il premier è un bluff».
L'ex premier, tuttavia, non sembra aver fretta di dar la spallata al presidente del Consiglio, convinto com'è che Renzi alla fine si sgonfierà da solo. L'autunno prossimo sarà un momento cruciale quando gli italiani dovranno ratificare, con il referendum confermativo, il ddl Boschi. Sarà un referendum sul premier e Berlusconi è convinto che il nuovo Senato verrà bocciato dai cittadini. Prima di allora ci saranno le amministrative, altro appuntamento che - pensa il Cavaliere - sarà un avviso di sfratto a Renzi. Il rebus delle candidature nel centrodestra, tuttavia, non si scioglie. E Berlusconi non vuole accelerare scegliendo già ora i candidati. «Non voglio bruciare nessuno», dice.
Ma soprattutto «dovremo decidere con gli alleati». Il faccia a faccia con i leader di Lega e Fratelli d'Italia, Salvini e Meloni, viene pertanto rimandato alla prossima settimana. Forse mercoledì prossimo. Sulla Capitale qualche novità c'è: l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha dato la propria disponibilità a correre e Berlusconi apprezza.
È nota la stima e l'affetto che il leader di Forza Italia ha per il suo ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ma la sua candidatura non è cosa fatta. Innanzitutto perché, come sottolinea anche qualche azzurro, «l'ideale sarebbe che prima, a Bertolaso, arrivasse il proscioglimento. Che arriverà senza dubbio».
Ma dalla Lega arriva un'arricciata di naso: «Ci sono anche altre candidature possibili e secondo me anche più forti. Ne stiamo parlando in questi giorni». E poi c'è un'altra questione: qualcuno sostiene che Giorgia Meloni, un tempo corteggiata da leghisti e azzurri affinché accettasse di correre per il Campidoglio, stia per sciogliere la sua riserva e dirsi disponibile. Per ora nicchia e, interpellata sulla questione, resta vaga: «Io candidata? Questo lo vedremo. Non si parte mai dalle persone. La persona che sarà più spendibile e che sarà più capace di fare bene per la città sarà quella che sceglieremo».
E il suo braccio destro Rampelli precisa sui tempi: «Bertolaso è uno dei nomi autorevoli che stiamo ricercando per dare alla capitale d'Italia delle figure di alto profilo. A fine febbraio FdI, Lega e Fi presenteranno le proposte per i candidati sindaci nel corso della manifestazione nazionale del centrodestra».
Insomma, c'è tempo. Quel che è certo è che il Cavaliere non ha alcuna intenzione di fare sconti a Renzi per il quale nutre un forte senso di delusione per come s'è comportato in passato quando era vivo e vegeto il patto del Nazareno. Una prova? Mercoledì sera, alla festa a casa di Myrta Merlino dopo la presentazione del libro della giornalista, Berlusconi ha «corteggiato» perfino Antonio Padellaro: «Ma lo sa che il Fatto Quotidiano è il primo giornale che leggo? Lo trovo stimolante e Marco Travaglio mi diverte. Perché non organizziamo una tavola rotonda al suo giornale?».