“E' UN OLTRAGGIO” - GUERRA DI TWEET TRA NETANYAHU E CORBYN DOPO LE FOTO CHE MOSTRANO IL LEADER LABURISTA AL CIMITERO DI TUNISI MENTRE OMAGGIA UNO DEGLI IDEATORI DELLA STRAGE DI MONACO '72 - IL POLITICO BRITANNICO, DA SEMPRE VICINO ALLA CAUSA DELL'OLP, ATTACCA IL GOVERNO ISRAELIANO: “LA LEGGE SULLO STATO NAZIONE DISCRIMINA I PALESTINESI”
-Giordano Stabile per “la Stampa”
Benjamin Netanyahu attacca su Twitter Jeremy Corbyn per la corona di fiori deposta nel cimitero di Tunisi vicino alla tomba di uno degli ideatori della strage alle Olimpiadi di Monaco del '72. E Corbyn risponde, anche lui con un tweet, per condannare invece «l' uccisione di 160 manifestanti a Gaza» negli ultimi cinque mesi e la nuova legge sullo Stato-Nazione che «discrimina i palestinesi».
Non si erano mai visti un premier straniero e il capo dell' opposizione britannico duellare sui social, senza nessuna formalità diplomatica, e per di più su una materia incandescente che rischia di azzoppare la corsa del 69enne leader laburista verso una possibile vittoria alle prossime elezioni, se il governo di Theresa May dovesse collassare.
Le simpatie di Jeremy
La materia è quella delle vicinanza di Corbyn alla causa palestinese, una simpatia che per le autorità israeliane e la comunità ebraica britannica esonda nell' antisemitismo. Per questo Netanyahu ha voluto dire la sua, dopo che il quotidiano «Daily Mail» ha rispolverato venerdì scorso il caso dell' omaggio, nel 2014, alle tombe dei palestinesi a Tunisi.
Un gesto che per il leader israeliano deve essere «condannato da tutti, destra, sinistra, e tutto quello che sta in mezzo». Il caso è riesploso perché il «Daily Mail» ha scoperto, dall' analisi delle foto, che Corbyn reggeva la corona di fiori vicino alla sepoltura di Atef Bseiso, capo dell' Intelligence dell' Olp, ritenuto una delle menti dell' attacco Monaco e assassinato a Parigi dal Mossad nel 1992.
Corbyn ha sempre sostenuto, e continua a farlo, che la sua era una commemorazione dei 47 palestinesi uccisi nel bombardamento del quartier generale dell' Olp a Tunisi del 1985.
Il «Daily Mail» ribatte però che le loro tombe si trovano a 15 metri di distanza dal luogo dove Corbyn è stato fotografato. Tanto è bastato per riaccendere le polemiche sulle posizioni anti-israeliane del leader laburista, innescate anche dal rifiuto del Labour di aderire alla definizione di antisemitismo stilata dalla International Holocaust Remembrance Alliance.
Ma la visita al cimitero di Tunisi è vista in Israele come un oltraggio soprattutto per via dei legami con il massacro di Monaco, undici atleti uccisi, una ferita ancora aperta. In quell' estate del 1972 lo choc fu così forte che il governo di Golda Meir lanciò una delle più complesse e durature operazioni del Mossad, «Collera divina».
Si scatenò una caccia ai dirigenti dell' Olp e agli uomini del gruppo «Settembre nero» in tutto il mondo, che si è prolungata per vent' anni fino all' uccisione appunto di Atef Bseiso a Parigi nel 1992. Ci furono innumerevoli blitz, specie a Beirut, negli Anni Settanta la principale base palestinese.
Uno dei più drammatici fu l' uccisione nel 1979 di Ali Hassan Salameh, il «Principe rosso», considerato il vero ideatore dell' attacco di Monaco, ma anche un informatore della Cia e un mediatore fra Olp e Stati Uniti.
In Israele la caccia ai terroristi di «Settembre nero» non si è mai chiusa ma per Corbyn l' omaggio ai palestinesi sepolti a Tunisi era un gesto per «finirla con il ciclo della violenza e cercare la pace con un nuovo ciclo di dialogo», con tutti. Finora però si è attirato soltanto la «collera divina» di Netanyahu e di gran parte degli ebrei nel mondo.