“ABBIAMO UN GOVERNO REAZIONARIO CHE STA PROGRAMMANDO UN INCENDIO SOCIALE” – CONTE, IN VERSIONE DESCAMISADO, DIVIDE I DEM: L’ALA RIFORMISTA PD, VISTA LA DRAMMATICA SITUAZIONE IN FRANCIA, STORCE IL NASO PER LE PAROLE INCENDIARIE DI PEPPINIELLO. E METTE NEL MIRINO PURE LA SCHLEIN, CHE RILANCIA SULLA TASSAZIONE DELLE RENDITE E TACE SUGLI SCONTRI IN FRANCIA. NEANCHE UNA RIGA DI VICINANZA A MACRON. FORSE PERCHE’ E’ ALLEATO DI RENZI?

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1 - CONTE: SI RISCHIA L’INCENDIO SOCIALE. E SCHLEIN LO SEGUE

Estratto dell'articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

«Abbiamo un governo reazionario e della restaurazione. Getta benzina sul fuoco. In modo consapevole sta programmando un incendio sociale». A prendere di mira l’esecutivo è il presidente M5S Giuseppe Conte. Il leader stellato, intervenendo al convegno «Inflazione e salari: quali politiche?», non usa mezze misure: «Sul piano interno hanno una visione: il darwinismo sociale. Hanno detto: “Vogliamo consentire a chi vuol fare di fare”. Ma se uno non ha da mangiare che può fare? Si può solo disperare».

 

Toccando il tema del salario minimo, il leader M5S — che oggi alla presentazione di un libro dovrebbe tornare a difendere il Superbonus 110% — ha spiegato che «abbiamo fatto un lavoro serio, non ci siamo affidati a dichiarazioni estemporanee. Si è aggiunto anche Calenda? Ben venga». Il leader di Azione, dal canto suo, veste i panni del mediatore tra maggioranza e opposizione: «Sono contrario a far diventare il salario minimo un nuovo capitolo dell’eterno scontro ideologico italiano.Incontriamoci e confrontiamoci».

ELLY SCHLEIN SBIRCIA NEL TELEFONO DI GIUSEPPE CONTE

 

Per una volta, però, il centrosinistra è compatto. Allo stesso convegno, (e non è un caso) è presente anche Elly Schlein, che ugualmente punge l’esecutivo: «È campione di rinvii e scarica barile. Il governo nella sua prima manovra ha cancellato 330 milioni di fondo per l’affitto e smantellato l’unico strumento di sostegno contro la povertà». La leader dem — che oggi riunirà la segreteria a Ventotene — poi sprona: «Non può essere tabù parlare di tassazione sulle rendite».

 

L’ala riformista pd — vista la drammatica situazione in Francia — storce il naso per le parole di Conte, mentre Schlein sottolinea la «convergenza significativa» del centrosinistra sui temi del salario minimo.

 

(…)

 

2 - SULLA FRANCIA SCHLEIN TACE E CONTE SOFFIA SUL FUOCO

Estratto dell'articolo di Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

(...) Va detto che in questi primi quattro mesi alla guida del Pd la segretaria non si è distinta per loquacità e linearità nelle posizioni politiche. La confusione è una certezza.

lorenzo guerini

Quasi un elemento costitutivo dell’era Schlein. Inceneritore, Ucraina, Giustizia: quando si tratta di un prendere di petto un dossier spinoso Schlein resta muta. A pochi chilometri dal confine italiano la Francia brucia. E dal vertice del primo partito della sinistra non arriva mezza parola. Condanna? Zero. Solidarietà al presidente Macron? Zero. Lo specchio francese provoca imbarazzo.

 

Può essere rivelatore delle contraddizioni di Schlein. Cosa dire? Ammettere il fallimento del modello francese? Condannare le violenze degli immigrati? In quel caso si scoprirebbe troppo sul lato sinistro, beccando una tiratina d’orecchio da Scotto, Boldrini e Speranza. Appoggiare le proteste degli immigrati? In quel caso farebbe felici Furfaro e le Sardine.

 

giuseppe conte elly schlein 3

Ma scatenerebbe l’ira di Guerini, Delrio, Franceschini. La segretaria è spalle al muro. E su Macron? Nulla.

Manco una riga di vicinanza.

 

Schlein non dimentica che il presidente francese è l’alleato numero uno di Matteo Renzi. L’incendio francese è un bel pasticcio per il Pd italiano. La leader dribbla, prova a scansare le domande sul tema. Resta in silenzio per 48 ore mentre il bilancio sale.

 

Oggi in segreteria nazionale potrebbe arrivare un passaggio ufficiale. Non è scontato. Al Nazareno c’è chi prova a spiegare il silenzio della segretaria: «Mi pare che anche altri leader di partito siano silenziosi; se non chi ci specula per ragioni elettorali», spiega al Giornale un big dei democratici. Ma non è vero. È una bugia. Matteo Salvini ha parlato. Meloni e Conte pure. Solo Elly non ha nulla da dire.

giuseppe conte elly schlein 1