“AD ACCA LARENTIA ERA UN MOTO DELL’ANIMO, VIOLENZE NON CE NE SONO STATE” – IGNAZIO LA RUSSA, INVECE CHE PRENDERE LE DISTANZE DAI SALUTI ROMANI, PREFERISCE RIMANERE AMBIGUO E DIFENDERE I CAMERATI DAL BRACCIO TESO: “PRODI LECITAMENTE SI PUÒ SPAVENTARE MA PERCHÉ NON SI SPAVENTA DI QUELLO CHE È SUCCESSO A VICENZA, DOVE HANNO AGGREDITO POLIZIOTTI, BRUCIATO AUTOBUS E GRIDATO FRASI RAZZISTE CONTRO GLI EBREI?
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(ANSA) – "La Cassazione a sezioni riunite ha detto che quando il saluto romano è commemorativo, non è reato, il che non vuol dire che sia opportuoa ma che non è reato. Che si possa avere reazioni come quella di Prodi lo considero assolutamente lecito ma mi stupisce di non aver visto neanche la metà della metà delle stesse reazioni per quello che è avvenuto a Vicenza dove hanno aggredito poliziotti e carabinieri, bruciato autobus e gridato frasi razziste nei confronti degli ebrei.
Prodi lecitamente si può spaventare di quell'esibizione di saluti romani e posso capirlo benissimo ma perché non si spaventa di quello che è successo a Vicenza? Per fortuna a Vicenza non è scappato il morto ma poteva succedere mentre ad Acca Larentia era un moto dell'animo ma violenze non ce n'erano state".
Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rispondendo a una domanda sui saluti romani per l'anniversario di Acca Larentia a Roma. La Russa l'ha detto nella registrazione di 'Diritto e rovescio', in onda stasera su Rete 4. E ha ribadito che perciò "FdI, e An prima, si sono sempre dissociati ricordando quei caduti, che restano ancora oggi senza giustizia, ma sempre dissociandosi da quella manifestazione facendone una istituzionale a parte".