“UN ALTRO BERLUSCONI IN POLITICA? CE LO DIRÀ SOLO IL FUTURO” – PAOLO BERLUSCONI VA IN MISSIONE AL CONGRESSO DI FORZA ITALIA PER FAR SENTIRE LA PRESENZA DELLA FAMIGLIA A TAJANI: FINO ALLE EUROPEE TUTTI UNITI CON IL VICEPREMIER, AFFIANCATO SU DECISIONE DELLA FAMIGLIA DALLA MODERATISSIMA LETIZIA MORATTI – E MARTA FASCINA? IERI È RIMASTA AD ARCORE, DOPO AVER INCASSATO LA PRIMA DELLE QUATTRO TRANCHE DEI 100 MILIONI DI EREDITÀ…
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Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
«Un altro Berlusconi in politica? Ce lo dirà solo il futuro». Parola di Paolo Berlusconi. Il fratello del Cavaliere scende le scalette della platea, al PalaCongressi dell’Eur. Si ferma un attimo. Stringe mani. Risponde a un paio di domande. Soprattutto alla domanda: ci sarà la discesa in campo di un erede dell’ex premier?
Ecco la novità: Berlusconi jr non chiude a questa ipotesi. Anzi. «Ce lo dirà il futuro». E buona parte del futuro, pare di capire, passa dalle Europee di giugno. Test di sopravvivenza non tanto per FI, a questo punto, ma per Antonio Tajani. Il vice-premier nei prossimi mesi giocherà da leader, col placet della famiglia. Il congresso azzurro, convocato per la prima volta senza Berlusconi, lo incoronerà segretario tra poche ore. Missione difficile, ammette per primo il ministro degli Esteri: tocca «rimpiazzare Maradona». E Diego sarebbe «Silvio».
I figli di Berlusconi non ci sono: né Marina, né Pier Silvio, né Luigi. Manderanno una lettera oggi, il minimo. Gianni Letta stavolta non si vede, a differenza del trentennale della fondazione di FI. Anche Marta Fascina ieri non ha ritirato l’accredito: è rimasta ad Arcore, dopo che avrebbe incassato la prima delle quattro tranche dei 100 milioni di eredità. Forse l’ultima “quasi moglie” arriverà oggi. Chissà. Al congresso non sembra rimpianta: per lei chiama l’applauso il fido deputato Stefano Benigni, ma la platea non si spella le mani.
L’ex royal family forzista è rappresentata in presenza dal solo Paolo. Ecco perché le sue parole vanno pesate bene. «Era doveroso essere qui», aggiunge, mentre Tajani dal palco si affretta a sottolineare che gli eredi di Berlusconi «continueranno a sostenere» la sua creatura politica. Ma come? Si vedrà dai risultati. Fino a giugno nessuno metterà in discussione il vice-premier, che punta al 10% e soprattutto a scavallare la Lega.
È il sorpasso su Salvini l’obiettivo di fondo di questa due giorni. Dare l’idea che nella maggioranza di destra- centro, il centro abbia ancora un suo spazio. La sfida è al Carroccio, che difatti al PalaCongressi latita o quasi. Delegazione scarnissima.
[…] Solo una deputata semplice: Simonetta Matone. Anche Giorgia Meloni al congresso non va, ma manda un cordialissimo video-messaggio, blandisce il suo vice azzurro e spedisce i due capigruppo alla Camera e al Senato. E soprattutto Ignazio La Russa. Insomma, FdI è al gran completo.
[…] Per l’operazione sorpasso, Tajani punta sul profilo europeista. Sul palco dell’Eur sale il presidente del Ppe, Manfred Weber. Che assesta schiaffoni agli alleati di Salvini in Ue. «Vogliamo davvero distruggere tutto, come vuole l’Afd? O vogliamo lasciare l’Europa nelle mani di Le Pen, che sosteneva Putin?». Messaggio chiarissimo: i popolari non ci pensano ad allearsi con politici di questa risma. «Burattini di Putin».
A dirla tutta Weber ne ha anche per l’ultimo acquisto dei Conservatori di Meloni, l’estremista di destra Éric Zemmour: «Diceva che il Nord Italia avrebbe dovuto essere francese! Sono questi i nostri interlocutori?». Applausi. Manda un video anche Ursula von der Leyen, parole al miele per Tajani: «FI resterà l’ancora dell’Italia in Europa». Il vice-premier assicura: «Mai con gli estremisti in Ue». […]