“BERLUSCONI? GLI SONO DEBITORE” – MONTI, CHE SOSTITUI’ IL CAV A PALAZZO CHIGI: “FU IL CAV A VOLERMI COMMISSARIO EUROPEO. SUL PIANO ISTITUZIONALE, POI, BISOGNA DARGLI ATTO DI AVERE, CON L'APPOGGIO PARLAMENTARE DEL SUO PARTITO, DEL PD E DEL TERZO POLO PERMESSO ALL'ITALIA DI SUPERARE LA GRAVE CRISI FINANZIARIA ESPLOSA NEL 2011" – IL “GOMBLOTTO” PER FAR FUORI SILVIO RACCONTATO DA ALAN FRIEDMAN NEL SUO LIBRO: “NAPOLITANO E MONTI ERANO IN COMBUTTA SEI MESI PRIMA DELLA CADUTA DI BERLUSCONI. FU UN INTRIGO INTERNAZIONALE'' (LA SMENTITA DI RE GIORGIO E LE ACCUSE DEL CAV A MERKEL E SARKO')
-
(DIRE) "Negli ultimi trent'anni Silvio Berlusconi ha esercitato un'influenza senza pari sulla politica italiana e, spesso, sulle relazioni internazionali. Rendo omaggio a quest'uomo coraggioso, generoso e controverso, con il quale ho avuto convergenze e dissensi, ma sempre in un rapporto di stima e lealtà. Verso di lui ho due debiti di riconoscenza, uno personale e uno istituzionale, che voglio oggi ricordare.
Fu Berlusconi, appena diventato capo del governo nel 1994, a volermi commissario europeo, orientando così il mio intero percorso, del che gli fui sempre grato. Sul piano istituzionale, poi, credo che sia l'Italia a dover dare atto al Presidente Berlusconi di avere, con l'appoggio parlamentare del suo partito, unito a quello del Pd e del Terzo polo in una vera unità nazionale, permesso all'Italia e all'Europa di superare, con misure anche impopolari, la grave crisi finanziaria esplosa nel 2011". Così il senatore Mario Monti, ex presidente del Consiglio, sulla scomparsa di Silvio Berlusconi.