“BISOGNA ANDARE A CAPIRE QUALI SIANO LE RAGIONI DEL TERRORISMO” - PATRICK ZAKI APRE LE VALVOLE, A CADAVERI DI BRUXELLES ANCORA CALDI: “OGNI ATTACCO TERRORISTICO HA LE SUE RADICI. PERCHÉ HAMAS È ARRIVATO A TAL PUNTO DA PERPETRARE QUESTE AZIONI? SERVE UN LAVORO DI RICERCA - OLTRE AI MORTI DI BRUXELLES BISOGNA RICORDARE ANCHE LE FAMIGLIE DI TUTTI COLORO CHE SONO MORTI. NON BISOGNA METTERE TUTTI I PALESTINESI SULLO STESSO LIVELLO. NON SONO TUTTI CON HAMAS…”
-ZAKI, I MEDIA NON DANNO STESSA ATTENZIONE AI PALESTINESI
(ANSA) - MILANO, 16 OTT - "Condanno la morte dei civili israeliani. Credo però si debba parlare di come i media si siano occupati della questione e di come non sia stata data attenzione ad alcune tematiche anche per i civili palestinesi". Così l'attivista Patrick Zaki alla presentazione del suo libro al Teatro Parenti di Milano.
"Condanno tutte le morti civili che ci sono. Il numero delle vittime sta continuando ad aumentare - ha aggiunto -. Io cercherò sempre di chiedere che ci sia più giustizia e pace per tutti e bisogna lavorare per bloccare questo spargimento di sangue. Ma non si può raggiungere la pace senza conoscere il contesto".
"Credo non ci sia stata parità nel modo in cui le notizie sono state raccontate. Alcuni giornalisti italiani hanno trattato l'argomento da entrambe le parti, non tutti però lo hanno fatto in modo equo" ha aggiunto Zaki sottolineando che "è necessario anche menzionare il bambino palestinese ucciso negli Usa e alzare sempre più in alto la bandiera della pace e giustizia". Secondo Zaki contro il terrorismo è fondamentale "andare a capire quali siano le ragioni" perché "ogni attacco terroristico ha le sue radici. Perché questo gruppo è arrivato a tal punto da perpetrare queste azioni? Serve un lavoro di ricerca".
Sul suo futuro, invece, Zaki ha sottolineato che adesso "la mia vita è divisa tra Italia ed Egitto. L'Egitto è la mia madrepatria ma voglio poter lavorare sia in Egitto sia in Italia per i diritti umani. Da difensore dei diritti umani cerco sempre di lavorare per difendere coloro che vengono maltrattati".
ZAKI, 'RICORDARE TUTTI I MORTI, NON SOLO QUELLI DI BRUXELLES'
(ANSA) - MILANO, 16 OTT - "Oltre ai morti di Bruxelles bisogna ricordare anche le famiglie di tutti coloro che sono morti. Dobbiamo dire ad alta voce che non vogliamo più violenza e perdita di vite che non hanno nulla a che fare con tutto questo". Così l'attivista Patrick Zaki al Teatro Parenti di Milano. "Ritengo siano importanti tutti i civili a livello globale - ha aggiunto - le Nazioni unite e le varie istituzioni devono fare delle azioni per scoprire cosa è successo. Ci sono molti palestinesi che hanno perso casa. Uno dei miei amici più cari ha perso la sua intera famiglia".
ZAKI, 'NON TUTTI I PALESTINESI SONO CON HAMAS'
(ANSA) - MILANO, 16 OTT - "Non bisogna mettere tutti i palestinesi sullo stesso livello. Sarò sempre dalla parte dei diritti dei palestinesi di avere una vita sicura e contro la violenza. Non mi piace chi dice che tutti i palestinesi sono con Hamas". Così Patrick Zaki a margine di un evento a Milano rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di definire Hamas un'organizzazione terroristica. "È ovvio che sono contro ogni crimine - ha aggiunto - ho scritto su X che sono contro ogni tipo di violenza. Dal primo giorno hanno preso tutti le parti di Israele. Anche la Palestina dovrebbe aver una voce in capitolo".
ZAKI, NON FACCIO PASSI INDIETRO SU NETANYAHU
(ANSA) - MILANO, 16 OTT - "Sì, io non faccio un passo indietro rispetto a quello che ho sempre criticato del governo di Netanyahu sulla violenza e sulla situazione che abbiamo raggiunto ora perché hanno fatto una pulizia etnica e apartheid. Ci sono state tante umiliazioni negli ultimi anni nei confronti dei palestinesi". Così Patrick Zaki a Milano rispondendo a chi chiedeva se oggi riscriverebbe il tweet contro Netanyahu. "Da difensore umano scelgo di essere la voce dei palestinesi" ma "qualsiasi gruppo che usa la violenza e ha un messaggio di fondamentalismo religioso non è buono - ha aggiunto Zaki - le persone di Gaza sono diverse da Hamas".