“CASALEGGIO ASSOCIATI HA VEROSIMILMENTE AUMENTATO IL FATTURATO DURANTE IL LOCKDOWN” – MARCO CANESTRARI, EX BRACCIO DESTRO DI GRILLO E GIANROBERTO, NON CREDE ALLE DIFFICOLTÀ DELLA SOCIETÀ DI DAVIDE, CHE HA OTTENUTO 25MILA EURO DI PRESTITO – L’OMBRA DEL CONFLITTO DI INTERESSI E LA DIFESA DELL’AZIENDA: "SERVIVANO PER SALVAGUARDARE GLI STIPENDI ED EVITARE LA CASSA INTEGRAZIONE"
-#Casaleggio dice che il prestito con garanzia #Covid di 25000€ è servito per pagare gli stipendi. Ma 1) è un po’ pochino e un po’ tardi per 13 dipendenti 2) per quello c’era la cassa integrazione.
— Marco Canestrari (@marcocanestrari) August 19, 2020
Qualquadra non cosa.
1 – IN ATTESA DI SAPERE SE SARÀ FATTO FUORI DAL MOVIMENTO, CASALEGGIO SI È PRESO 25MILA EURO DI PRESTITO GARANTITO DALLO STATO
2 – SOLDI ALLA CASALEGGIO "IL PRESTITO È SERVITO PER PAGARE STIPENDI"
Estratto dell’articolo di Ettore Livini per “la Repubblica”
Casaleggio Associati ha chiesto l'accesso alla garanzia dello stato per un prestito da 25mila euro «per salvaguardare gli stipendi del personale ed evitare la cassa integrazione in un periodo in cui alcuni clienti hanno difficoltà di cassa». Luca Eleuteri, partner della società di consulenza strategica spiega così la richiesta degli aiuti di stato per l'emergenza Covid: «Non abbiamo chiesto alcun finanziamento a fondo perduto né alcun accesso alla cassa integrazione - aggiunge - ma come un milione di aziende dobbiamo far fronte al trend crescente nella nostra economia della dilazione dei pagamenti ».
(…) Marco Canestrari, (…), ex-dipendente di Casaleggio Associati in rotta con i suoi ex-datori di lavoro, contesta persino il diritto dell'azienda ad accedere ai prestiti per l'emergenza pandemia, concessi - in teoria - a chi autocertifica di aver avuto un calo di ricavi a causa del coronavirus.
«Casaleggio Associati ha verosimilmente aumentato il fatturato durante il lockdown, anche perché ha promosso un'iniziativa per aiutare le aziende ad attrezzarsi per il work from home», ha scritto ieri su Twitter, paragonando i 25mila euro incassati ai 600 di contributo Covid chiesti dai parlamentari.
(…) L'ombra del conflitto di interessi, numeri alla mano, è spuntato anche nel 2018 quando con la nascita del governo gialloverde i conti della società di consulenza strategica milanese hanno messo a segno un progresso importante, raddoppiando i ricavi a 2,05 milioni con utili saliti da 20 a 181 mila euro. Merito delle nuove commesse incassate magari da aziende interessate ad ingraziarsi uno degli azionisti di riferimento di governo?
Difficile dirlo perché il bilancio (19 pagine nel 2018) non dà dettagli sulla composizione dei ricavi. Davide Casaleggio comunque dice di no.
(…) La forma però è sostanza quando si lavora in un'area grigia dove affari e politica rischiano di incrociarsi. E negli anni scorsi non sono passate inosservati il sostegno (a pagamento) come sponsor o come partner delle ricerche su e-commerce, blockchain, digital food strategy e smart company di realtà come Nexi (pagamenti digitali), Deliveroo e Flixbus che in qualche modo - inevitabilmente - erano interessate a misure allo studio dell'esecutivo. O i 600mila euro pagati dalla Moby (traghetti) per un piano strategico e di comunicazione quando al ministero dei trasporti c'era Danilo Toninelli. (…)