“CHIAMAVO LA MELONI ‘NANA MALEFICA’. ERA LA MIA STALKER PERSONALE” – GUIDO CROSETTO SI CONFESSA A CLAUDIO SABELLI FIORETTI E RACCONTA IL SUO RAPPORTO TRAVAGLIATO CON LA DUCETTA: “ERA UNA DELLE PERSONE PIÙ STRAORDINARIE CON CUI FARE FESTA. ADESSO NON PIÙ. NESSUNO DI NOI LO È PIÙ” – LE FRECCIATONE AI CAMERATI DI FDI: “SONO ANTIFASCISTA, LO SONO SEMPRE STATO. SONO MOLTI A DESTRA QUELLI A CUI NON PIACCIO” – “IGNAZIO LA RUSSA? UN EX MISSINO. UN CONVINTO DEMOCRATICO. UN PO’ DI SINISTRA” – “VANNACCI? HO CHIESTO COME FOSSE DA GENERALE A CHI L’HA CONOSCIUTO. TENGO PER ME LE RISPOSTE” – QUANDO DIEDE DEL “TESTA DI CAZZO” A BERLUSCONI E DEL “BRASATO” A TREMONTI…
Estratto dell’articolo di Claudio Sabelli Fioretti per “U - la Repubblica”
Davanti all’ingresso della Rai, in via Asiago, parcheggiò una piccola Smart. Con una qualche fatica ne uscì un gigante. Era il gigante buono. Guido Crosetto, oggi ministro della Difesa. Con i suoi 147 kg venne a farsi trattar male nello Studio Due dove andava in onda Un giorno da pecora.
CLAUDIO SABELLI FIORETTI: Ti ricordi Guido?
GUIDO CROSETTO: «Come dimenticarlo?»
CSF: Anche io ricordo la tua complessa fuoriuscita dal loculo.
GC: «Fuoriuscii con sicurezza».
CSF: Hai sempre la Smart?
GC: «Non posso più usarla. Non ci stanno i carabinieri della scorta».
CSF: Quanto pesavi allora?
GC: «147 kg».
CSF: E adesso?
GC: «Adesso sono 118».
CSF: Che è il minimo?
GC: «Quando giocavo a basket ero 96».
CSF: Come si fa a dimagrire?
GC: «Basta non mangiare».
CSF: Il potere ingrassa?
GC: «Adesso sono ministro e sono magro».
CSF: Magro è una parola grossa.
GC: «Però non sono grasso».
CSF: E stai bene?
GC: «No, io sto meglio quando sono grasso. La magrezza porta tristezza».
[…]
CSF: Tu hai fatto il militare?
GC: «Certo, ho fatto il militare a Cuneo, sono uomo di mondo».
CSF: Hai fatto carriera?
GC: «Intendi militare? Beh un po’ sì, sono diventato ministro della Difesa».
CSF: Da sindaco di Marene avevi fatto un’ordinanza contro le prostitute.
GC: «Era contro la prostituzione. La vietai per motivi sanitari».
CSF: I protettori ti bruciarono l’auto.
GC: «Fu un grande successo di critica e di pubblico».
CSF: Era una Prinz verde?
GC: «Era una Bmw».
CSF: Sei mai andato con una prostituta?
GC: «Ma che domande fai? Mai».
CSF: È vero che hai scritto sulla tua biografia che ti sei laureato in Economia e poi hai chiesto scusa perché era una bugia?
GC: «Era una cazzata. Mai scritto la biografia, mai chiesto scusa. Fu un regalo di Zincone che sbobinò alla carlona, sul Corriere della Sera. Tutto falso».
CSF: Subito nella Democrazia Cristiana.
GC: «Con persone che si chiamavano Bodrato, Sarti e Goria».
CSF: Poi Forza Italia.
GC: «La Dc non c’era più da 7 anni...»
CSF: Eletto per tre volte deputato.
GC: «Poi fondai con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa Fratelli d’Italia».
CSF: Non superaste la soglia del 3%.
GC: «Del due, partivamo da zero».
CSF: Eri grande amico di Tremonti…
GC: «Era un rapporto vivace».
CSF: Talmente vivace che l’hai definito “un bollito senza cuore”.
GC: «Senza cuore posso averlo detto, ma bollito proprio no».
CSF: Lo dicesti proprio a noi di Un giorno da Pecora. Ti chiedemmo: se fosse un alimento? Tu rispondesti: “un bollito”.
GC: «Risposi un brasato, piatto ottimo».
CSF: Hai fondato Fratelli d’Italia con un ex fascista.
GC: «Ignazio La Russa? Un ex missino».
CSF: Un po’ fascista.
GC: «Un convinto democratico».
CSF: Questa non è male.
GC: «Un po’ di sinistra».
CSF: Questa è ancora meglio. Che cosa ci trovavi di bello in La Russa?
GC: «Di bello proprio niente. Ma era ed è di un’umanità straordinaria».
[…]
CSF: Tu lo dici che sei antifascista?
GC: «Lo sono sempre stato».
CSF: Me lo dici adesso che sei antifascista?
GC: «Lo sono sempre stato».
CSF: No, mi devi dire: “Sono antifascista”.
GC: «Sono antifascista».
CSF: Vedi che è facile? Diglielo a Ignazio… Meloni e Schlein si sono presentate alle Europee sapendo che non avrebbero accettato l’elezione.
GC: «Si sono presentate come leader di partito. Non sono state le prime e non saranno le ultime».
CSF: Conte non l’ha fatto.
GC: «Perché aveva paura».
CSF: Perché è più onesto.
GC: «Pensavo fosse un’intervista seria».
CSF: Come spieghi il successo di Vannacci alle Europee?
GC: «Più è stato attaccato più ha preso voti. Il mito di Vannacci è stato costruito da Repubblica».
CSF: Chi non ti piace a destra?
GC: «Perché devo farmi dei nemici?»
CSF: Ma ci sono persone che a destra non ti piacciono?
GC: «Eh! Molti, ma sono di più quelli ai quali non piaccio io…».
CSF: E chi ti piace a sinistra?
GC: «Ho amici anche tra gli avversari. La Schlein mi pare per bene».
CSF: Dicono che sei la sinistra della destra.
GC: «Il termine sinistra con me non funziona. Io sono un democristiano».
CSF: Giorgia come l’hai conosciuta?
GC: «Alla Camera».
CSF: Quindi niente di speciale.
GC: «Non l’ho conosciuta in discoteca se è questo che volevi sapere».
CSF: Ci andava in discoteca?
GC: «Era una delle persone più straordinarie con cui fare festa. Adesso non più. Nessuno di noi lo è più».
CSF: Io una volta sono riuscito a farle dire un sacco di parolacce.
GC: «Non le dice mai le parolacce».
CSF: No, no, le dice, le dice.
GC: «Dice quelle romane che non sono più parolacce».
CSF: Tu le dici le parolacce?
GC: «Certamente».
CSF: Alcune preferite?
GC: «“Testa di cazzo”. La usai al telefono con Bechis parlando di Berlusconi».
CSF: Berlusconi fu contento?
GC: «Testa di cazzo era un termine che usavo sempre con lui».
CSF: Quando hai preso in braccio Giorgia davanti a tutti volevi fare l’imitazione di Benigni con Berlinguer?
GC: «Glielo dissi anche a lei: oggi ti faccio diventare virale».
CSF: C’era una sottile paraculaggine.
GC: «È il mio senso della notizia».
CSF: Volevi andare sulle prime pagine.
GC: «Dava il senso del nostro rapporto».
CSF: Le hai mai fatto il filo?
GC: «No».
CSF: In un’altra vita le avresti fatto il filo?
GC: «No».
CSF: Non è il tuo tipo?
GC: «No. È troppo piccola».
CSF: Quante Meloni ci stanno in un Crosetto?
GC: «Almeno quattro».
CSF: Tu l’hai definita “nana malefica”.
GC: «La chiamavo sempre così».
CSF: Dicesti: “Quella nana malefica è la mia stalker”.
GC: «Confermo: quella nana malefica è stata in alcuni periodi la mia stalker personale».
CSF: Il premierato spacca il Paese?
GC: «No. È la politica che spacca il Paese sul premierato».
CSF: Giorgia vuole essere chiamata “il Presidente”.
GC: «Se lei preferisce essere chiamata Presidente, la chiamo Presidente».
CSF: Libero l’ha proclamata “uomo dell’anno”. Una battuta? Uno sgarbo?
GC: «Giorgia l’ha presa bene. Giorgia non dà troppo peso ai giornali. Come me».
[…]
CSF: Chi è più a destra in Italia? Fratelli d’Italia o la Lega?
GC: «Le cose più fasciste in Italia sono rappresentate da Casa Pound e da quelli come loro».
CSF: E quando picchiano un giornalista?
GC: «Come si può accettare che venga picchiato un giornalista?»
CSF: A te non viene mai voglia di picchiare un giornalista?
GC: «Insultarlo sì, magari denunciarlo».
CSF: Chi?
GC: «Eh, un sacco».
CSF: Formigli?
GC: «Formigli non l’ho neanche insultato. Però mi sono alzato e gli sono andato contro».
CSF: Se tu venissi contro di me mi faresti paura. Anche senza toccarmi.
GC: «Lo spostamento d’aria».
CSF: Chi è il peggior giornalista?
GC: «I peggiori sono quelli che deformano la verità per attaccare i nemici».
CSF: Fa bene Giorgia a fare le smorfiette?
GC: «Quando mai?»
CSF: Per esempio quando ha nascosto la testa sotto la giacca.
GC: «Quelle che tu chiami smorfiette sono la cosa che arriva all’elettorato».
CSF: Quindi è una paraculata?
GC: «No, è un modo di trasmettere un’emozione».
CSF: Le smorfiette come forma di comunicazione avanzata…
GC: «In modo che a casa capiscano tutti».
CSF: Cacciari dice che Meloni cade presto.
GC: «Cacciari parla di tutto. Chiediamogli chi vince il campionato».
[…]
CSF: La guerra in Ucraina. È stata raccontata bene finora? Perché Zelensky non è realmente uno stinco di santo. Nel Donbass per esempio…
GC: «Se anche non lo fosse, ma non lo penso, forse le nazioni che hanno un presidente che non è uno stinco di santo possono essere invase?».
CSF: E in Palestina? Dei criminali assassini hanno fatto una strage orrenda. Ma la reazione è stata peggio dell’azione che l’ha generata.
GC: «E io che cosa sto dicendo da mesi? La reazione ha superato una linea di proporzione. La soluzione è due popoli e due nazioni».
CSF: Come può finire?
GC: «La Russia smette di bombardare, Israele smette di bombardare. Non c’è altra soluzione. Purtroppo però si sono aperti anche altri fronti».
CSF: La Russia deve ottenere qualcosa.
GC: «Si apre un tavolo e si cerca di ripristinare le condizioni del diritto internazionale e l’integrità territoriale».
CSF: Parliamo del tuo amico Vannacci, il generale omofobo diventato parlamentare europeo.
GC: «Non do giudizi».
CSF: Come ha fatto a diventare generale?
GC: «Suppongo facendo il suo dovere. Ho chiesto come fosse a molti di quelli che l’hanno conosciuto. Tengo per me le risposte».
CSF: Anche Fratelli d’Italia gli aveva offerto la candidatura.
GC: «Non posso escluderlo».
CSF: Giorgia gliel’ha offerta?
GC: «Escludo che sia stata Giorgia».
CSF: Sei contrario al ritorno della leva obbligatoria. Ma hai parlato di una “riserva”.
GC: «Servono forze armate professionali e un bacino di riserva che in caso di occupazione o guerra si possa attivare, come succede in tutto il mondo».
CSF: Qualcosa tipo Gladio?
GC: «No, perché è ufficiale. Lo dico da ministro della Difesa. Non vado a parlarne in luoghi segreti».
CSF: Quante armi abbiamo mandato in Ucraina? Lo tenete il conto?
GC: «Certo che lo teniamo».
CSF: Me lo dici?
GC: «Stai scherzando? Segretate».
CSF: Dimmi l’equivalente in euro.
GC: «Segretato».
CSF: 9 pacchetti?
GC: «9 pacchetti».
CSF: E ogni pacchetto quanto vale?
GC: «Ma dai…»
CSF: Qual è lo stato di salute delle nostre Forze Armate?
GC: «Non ottimo. Sono state costruite, fino a due anni fa, tenendo conto tutt’al più della possibilità di utilizzare i militari nelle missioni di pace, senza un conflitto combattuto sul terreno».
[…]
CSF: Ti piaceva Berlusconi?
GC: «Sì. Mi manca spesso».
CSF: Il fatto che fosse un pregiudicato non ti ha mai dato fastidio?
GC: «È stato condannato una sola volta e la sentenza grida vendetta».
CSF: Raccontava le barzellette anche a te?
GC: «Di tutto mi raccontava».
CSF: Tu facevi finta di divertirti?
GC: «Se scrivessi un libro su Berlusconi...»
CSF: Scriviamolo.
GC: «Non l’ho mai fatto e non lo farò».
CSF: E allora scrivi la tua autobiografia.
GC: «L’ho già scritta, ma non l’ho finita».
CSF: Titolo?
GC: «Storia di un ragazzo di provincia».
CSF: Magari ne troviamo uno meglio.
GC: «Abbiamo tempo».
CSF: Berlusconi aveva un difetto, non concepiva di avere un numero due.
GC: «Non sopportava l’idea di fare le primarie per stabilire chi avrebbe dovuto sostituirlo».
CSF: E infatti le primarie non si fecero.
GC: «Fu il motivo per il quale io e Giorgia ce ne andammo e fondammo Fratelli d’Italia».
CSF: Quindi c’è stato Berlusconi alla base del vostro successo.
GC: «Lo si potrebbe sostenere».
CSF: Cosa pensi delle gaffe del tuo ex collega ministro della cultura Sangiuliano?
GC: «Quali gaffe?»
CSF: Era presidente della giuria del premio Strega e non aveva letto i libri.
GC: «Ma è un lapsus. A tutti può capitare».
CSF: E il ministro Lollobrigida, quello che ha fermato un treno?
GC: «Il treno era già fermo e lui è sceso. Aveva fretta, doveva arrivare a una manifestazione istituzionale».
CSF: Stai battendo tutti i record di arrampicata sugli specchi. Tu sei mai sceso da un treno?
GC: «Raramente prendo il treno».
CSF: Altro record battuto. Vogliamo parlare di Giambruno?
GC: «Cioè?»
CSF: Lui che fa il galletto durante una trasmissione tanto che Giorgia lo lascia.
GC: «No, faceva il simpatico. Giocava con una sua compagna di trasmissione».
CSF: Toccandosi le palle?
GC: «Non so… non guardo la tv».
CSF: Ne hanno parlato tutti i giornali.
GC: «Non leggo i giornali».