“CI SARÀ UN GOVERNO DI CENTRODESTRA, MA TUTTI DOVRANNO AIUTARE” – L'IDEOLOGO DELLA MELONI, GUIDO CROSETTO, CORREGGE IL TIRO: “GIORGIA NON HA MAI PARLATO DI LARGHE INTESE, PER LEI È UNA BESTEMMIA. MA CI SARANNO MOMENTI IN CUI IL GOVERNO DOVR CHIAMARE L’OPPOSIZIONE A UN SENSO DI RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALE. SE LA POLITICA È IRRESPONSABILE CI RITROVEREMO IN UNO SCENARIO DA GUERRA CIVILE. SARÀ GHOTAM CITY" – "CONTE HA MOLTA VOGLIA DI FAR SCOPPIARE L’INCENDIO. GETTA BENZINA SUL FUOCO. SAREBBE ACCETABILE DA UN POPULISTA SCEMO, MA LUI NON LO È. COSÌ FA MALE AL PAESE…”
-Antonio Bravetti per “La Stampa”
A ottobre a palazzo Chigi ci sarà Giorgia Meloni: «Stavolta governa il centrodestra», dice il cofondatore di FdI Guido Crosetto. L'Italia rischia di vivere un autunno difficile, da "Gotham City"». Per superarlo servirà l'aiuto dell'opposizione, ma niente governo di larghe intese: «È una bestemmia, lei non ne ha mai parlato».
A due settimane dal voto, Giorgia Meloni apre a un governo di larghe intese?
«Non ne ha mai parlato, per lei la parola "larghe intese" è una bestemmia, come inciucio. Il centrodestra ha la possibilità di governare 5 anni, sarebbe stupido la sprecasse».
Quindi Meloni non chiamerà Letta o Calenda dopo il voto?
«Ci sarà un governo di centrodestra, fatto dalle migliori energie del centrodestra italiano, dei conservatori. Pur consapevoli della contrapposizione politica, ci saranno momenti in cui quel governo dovrà chiamare l'opposizione a un senso di responsabilità istituzionale per affrontare situazioni drammatiche che il Paese vivrà in autunno. Tutti dovranno aiutare, buttare acqua sul fuoco. È tutta un'altra cosa dal governo multicolore, di larghe intese».
Cosa la preoccupa?
«Sento parlare imprenditori che negli ultimi 50 anni non hanno mai avuto problemi dire "chiudiamo e mandiamo in cassa integrazione i dipendenti". Mi preoccupo perché ho presente come e quanto le crisi si moltiplichino in modo esponenziale. Rischiamo di veder morire pezzi interi di economia. Aggiungiamo l'inflazione che ha impoverito in modo drammatico le famiglie italiane.
Poi ci sarà l'impatto di quanto ci diranno di risparmiare su luce e gas. La somma di tutte queste cose mi fa pensare che se la politica è irresponsabile ci ritroveremo in un scenario da guerra civile. Sarà Gotham City. E in una persona vedo molta voglia di far scoppiare l'incendio...».
Di chi parla?
«Di Giuseppe Conte. Il suo comportamento in questa campagna elettorale è inconcepibile, getta benzina sul fuoco. Sarebbe accettabile da un populista scemo, ma lui non lo è, lo fa scientificamente per giocare su questo risentimento collettivo che sta crescendo.
Così fa male al Paese. Come chi fa promesse irrealizzabili».
Fratelli d'Italia può arrivare al 30%?
«Do per scontato che ci sia già, sono due mesi che lo dico».
Avrà più voti di Forza Italia e Lega messa insieme?
«Mi auguro che entrambe mantengano delle percentuali significative perché fanno parte della coalizione e portano un approccio diverso al centrodestra. Sono partiti che dialogavano con parti precise della società, rappresentavano determinate istanze...».
Perché usa l'imperfetto?
«Perché leggo i sondaggi e vedo i mal di pancia all'interno di quei partiti».
Dove finiscono i voti che perdono Forza Italia e Lega?
«Qualcosa può andare a Calenda, ma non tanto. Molti di quei voti, quelli dell'imprenditoria veneta in particolare, stanno andando a FdI».
Che voto dà alla campagna elettorale di Meloni?
«Nove e mezzo, non le posso dare 10 perché io che la conosco vedo nei suoi occhi ogni giorno di più la sofferenza e il peso della madre. La conosco come una sorella, vedo nei suoi occhi quell'ombra, da madre che si sente in colpa».
Non sarà peggio se sarà premier?
«Sarà innovativa anche lì: già vedo Ginevra correre per i corridoi di palazzo Chigi».
Cosa pensa dei parlamentari di FdI che attaccano Peppa Pig?
«Lo chiede alla persona sbagliata, se rispondessi cosa penso mi farei qualche nemico più. Ne ho già abbastanza».
Degli avversari chi se la cava meglio?
«Quello più intelligente mi sembra Renzi, che per la prima volta in vita sua parla pochissimo. Ha capito che farsi trasparente è meglio. Il più furbo e spregiudicato di tutti è Giuseppe Conte, ma ho già detto cosa ne penso».
Enrico Letta?
«È un uomo di governo, da istituzioni. Il segretario di un partito deve essere più guerriero. Lui è più ambasciatore che guerriero. È una maschera con gli occhi di tigre. Anche mia moglie ha un barboncino toy, ma è difficile spacciarlo per un rottweiler».
Una bicamerale per le riforme?
«Io ci credo, ma servono dei tempi per arrivare a un testo base da discutere in Parlamento, non a babbo morto. Credo al semipresidenzialismo e non capisco i timori visto che in Francia ha fatto vincere Macron e con un sistema come il nostro governerebbe da anni Le Pen».
Su diritti civili e fascismo Meloni può dare rassicurazioni?
«Il fascismo è morto decenni fa e Mussolini non c'è più. Meloni ha un approccio democratico. Lei si batte per salvare la centralità del Parlamento, in mezzo a persone che lo hanno umiliato per anni».
Addirittura?
«Con la crisi che stiamo vivendo e l'autunno che si annuncia ci sarebbero le condizioni per uno stato di emergenza. Ci fosse Conte governerebbe con i dpcm, esautorando il Parlamento, ma stavolta al governo ci sarà una persona che si è opposta a quel modo di fare politica. Sarà libera e senza paura».