“CONSIGLIATE ALLA CHIRICO DI MOSTRARE MENO BRAMOSIA DI POTERE” - “LA VERITÀ” MANDA UN PIZZINO ALLA GIORNALISTA: “IN CIMA ALLA LISTA DEI MOTIVI PER RESTARE BASITI E FARSI CASCARE LA MASCELLA A TERRA, C'È L'ENORME VISIBILITÀ DI CUI GODE ANNALISA CHIRICO, TALMENTE VELLICATA NEL SUO DELIRIO DI ONNIPOTENZA DA PENSARE DI POTER DETTARE L'AGENDA DI GOVERNO O CONSIGLIARE A SALVINI, TRAMITE INTERVISTE DI GUSTO SPUDORATAMENTE TRASH, DI ANDARE A PALAZZO CHIGI...”
-Roberto Nuvola per “la Verità”
Che la politica italiana soffra di strane forme di masochismo, lo si sa già da tempo immemore, però ultimamente siamo sfociati in accadimenti che hanno davvero dell'inspiegabile. Fatti del «terzo tipo», teatrini del politicamente assurdo, «cose che voi umani».
In cima alla lista dei motivi per restare basiti e farsi cascare la mascella a terra, c'è l'enorme visibilità di cui gode Annalisa Chirico, talmente vellicata nel suo delirio di onnipotenza da pensare di poter dettare l' agenda di governo o consigliare a Matteo Salvini, tramite interviste di gusto spudoratamente trash, di «andare a Palazzo Chigi».
Boh! Ci si domanda a che titolo dica tutto ciò.
Ci si chiede anche come mai (e con quali ambiziosissime mire) abbia organizzato un convegno sul futuro della farmaceutica italiana. Qualche maligno, in quel contesto romano, ha notato come tra i presenti ci fossero soprattutto sue conoscenze - neanche troppe, la sala contava tanti posti vuoti - estrapolate dal mondo delle istituzioni, ma che mancasse un parterre significativo di settore, un vero pubblico di interessati.
Pareva, a un'occhiata superficiale, il classico evento organizzato per guadagnare visibilità, per accreditarsi in settori succulenti, come quello in cui orbitano le case farmaceutiche.
Le cose, però, vanno fatte anche con una certa grazia e, a dirla tutta, sarebbe bene che qualche esponente dell' alta società consigli alla Chirico di mostrare meno cotanta bramosia di potere. Il potere assoluto, soprattutto a Roma, non esiste. Ci sono solo sfere di influenza fluttuanti, effimere, imprendibili come un blob, che è meglio gestire con un briciolo di simpatia e generosità.