“CONTE HA SCRITTO LO STATUTO DEI CINQUE STELLE CON LA STESSA CHIAREZZA CON CUI SCRIVEVA I DPCM” - MATTEO RENZI GONGOLA PER L’ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI NAPOLI CHE DECAPITA IL MOVIMENTO CINQUE STELLE: “IL RISULTATO È L'ESPLOSIONE DEL MOVIMENTO. E QUESTA VOLTA NON C'È STATO NEMMENO BISOGNO DI COMBATTERLI: HANNO FATTO TUTTO DA SOLI” - ANCHE TRA DEPUTATI E MILITANTI LE BATTUTE SI SPRECANO: “E MENOMALE CHE È PURE UN GRANDE AVVOCATO...”
-Il professor Conte ha scritto lo Statuto dei Cinque Stelle con la stessa chiarezza con cui scriveva i DPCM: il risultato è l'esplosione del Movimento. E questa volta non c'è stato nemmeno bisogno di combatterli: hanno fatto tutto da soli #StelleCadenti
— Matteo Renzi (@matteorenzi) February 8, 2022
IL COLPO ALL'EX PREMIER RAFFORZA I NEMICI I VELENI SU DI MAIO
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per "la Repubblica"
La battuta che è andata per la maggiore nella ridda di telefonate, messaggi, vocali e caffè amari, in una ennesima giornata di impazzimento generale per i 5 Stelle, è stata una: «E menomale che è pure un grande avvocato...».
La faccenda a colpi di ricorsi, cavilli e legalese è in realtà tutta politica e comunque verrà risolta Giuseppe Conte ne esce un po' più ammaccato di quanto già non lo fosse.
C'erano voluti dei mesi per arrivare a concludere la transizione, ed era stata piena di affanni: la rottura con Davide Casaleggio, la creazione di una nuova piattaforma neutra, il lavoro sullo statuto riscritto daccapo, la lite a un passo dalla rottura totale con Beppe Grillo e poi la riappacificazione. Ora, nel mezzo di una nuova bagarre - stavolta con Luigi Di Maio, l'ex capo politico - rieccoci punto e a capo, tutto da rifare.
Appena uscita la notizia del provvedimento cautelare, l'ex presidente del Consiglio ha riunito i cinque vice e i fedelissimi, poi s' è visto con Vito Crimi e il notaio di fiducia Alfonso Colucci e sono questi ultimi due, si vocifera, ad aver sbagliato alcuni riferimenti normativi nell'amministrare il passaggio; ma insomma, al netto dei perché e dei per come, c'è anche chi al presidente ha consigliato a mezza voce, «Giuseppe cogli la palla al balzo, rifacciamo una cosa tutta nuova e daccapo ». (…)