“CONTE È POSTICCIO QUALUNQUE SIA LA PARTE CHE RECITA” – FRANCESCO MERLO UCCELLA PEPPINIELLO APPULO: “TORCE E STRIZZA LA MASCHERA CHE VIA VIA INDOSSA, METTENDO A NUDO, NELL'ESAGERAZIONE, LA VERITÀ DI UN CINISMO SENZA PRINCIPI. CONTRO L'INVIO ALLE ARMI IN UCRAINA È ARRIVATO A SOSTENERE CHE L'ITALIA DEVE FARSI CARICO DELLA ‘SICUREZZA’ E DELLA ‘TUTELA DELLE MINORANZE RUSSOFONE’. C'È SEMPRE UNA ‘TROPPITÀ’ DI GOFFAGGINE CHE METTE A NUDO CONTE E LO SOVRASTA. NEPPURE SI RENDE CONTO DI PARLARE COME I FEDELISSIMI CHE PUTIN PREMIA…”
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Da “Posta e risposta – la Repubblica”
Caro Merlo, lo ammetta: la Meloni è stata brava sull'Ucraina. Ha parlato come qualsiasi altro premier occidentale. La confronti con Conte, che è ormai il megafono di Putin. In politica estera siano meloniani?
Giulia Masera - Torino
Risposta di Francesco Merlo
No. Ammetto che sull'Ucraina è stata bravissima. Ma, per dirne una, è imperdonabile l'accanimento polemico contro la Francia. In quanto a Conte è posticcio qualunque sia la parte che recita. È un attore che, per risultare convincente, torce e strizza la maschera che via via indossa, mettendo a nudo, nell'esagerazione, la verità di un cinismo senza principi.
Difatti, contro l'invio alle armi in Ucraina, nella foga della recitazione pacifista, è arrivato a sostenere che l'Italia deve farsi carico della "sicurezza" e della "tutela delle minoranze russofone". C'è sempre una "troppità" di goffaggine che mette a nudo Conte e lo sovrasta.
Neppure si rende conto, per esempio, di parlare come i fedelissimi che Putin premia con il titolo di "Guardia dell'esercito russo".