“SULLA CRIMEA UNA SOLUZIONE POLITICA È POSSIBILE” – L’APERTURA DI ZELENSKY CHE HA CAPITO COME ALLA CASA BIANCA SIANO STUFI DEL CONFLITTO E PUNTINO A CHIUDERLO GIUSTO IN TEMPO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2024 – IL PRESIDENTE UCRAINO PARLA ANCHE DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI: “SONO POSSIBILI NEL 2024. A PATTO CHE USA ED EUROPA CI APPOGGINO FINANZIARIAMENTE”

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volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius

(ANSA) Una soluzione politica, piuttosto che militare, sulla Crimea è possibile: lo ha dichiarato ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista ripresa questa mattina da diversi media del Paese. "Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola", ha detto Zelensky.

 

 

Zelensky, 'le elezioni sono possibili nel 2024

(ANSA) Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che vorrebbe tenere elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina nel 2024, sottolineando però che ciò richiede modifiche legislative, fondi da parte dei partner e osservatori internazionali anche in prima linea.

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

 

Intervistato ieri dalla giornalista Natalia Moseichuk sul canale tv 1+1, riporta Ukrainska Pravada, Zelensky ha commentato la posizione del senatore repubblicano Lindsey Graham secondo cui le elezioni in Ucraina dovrebbero tenersi già l'anno prossimo nonostante la guerra. Il presidente ucraino ha affermato di aver parlato personalmente con Graham. "La logica è che se si difende la democrazia, anche in tempo di guerra bisogna pensare a questa difesa - ha detto Zelensky -. Le elezioni sono una delle difese.

 

volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius 2

Ma non per niente le elezioni sono vietate dalla legge durante la guerra: è molto difficile tenerle - ha aggiunto -. La mia risposta è molto semplice e io e Lindsey l'abbiamo formulata molto rapidamente: lui ne è stato molto contento". Le elezioni quindi sono possibili "se i nostri parlamentari sono pronti, perché abbiamo bisogno di modifiche alla legislazione, al codice elettorale, per farlo rapidamente - ha sottolineato -. Ho detto (a Graham, ndr): 'Se siete pronti a darmi cinque miliardi, perché non potrò semplicemente prendere cinque miliardi dal bilancio, penso che questa sia la somma necessaria per tenere le elezioni in tempi normali, e in tempo di guerra non so quale sia questa somma, se gli Stati Uniti d'America insieme all'Europa ci daranno un sostegno finanziario'", allora l'Ucraina terrà le elezioni.

 

"Mi dispiace, non sto chiedendo nulla. Non ho intenzione di organizzare un'elezione a credito. Né prenderò soldi dalle armi per usarli nelle elezioni. Ciò è previsto dalla legge - ha spiegato -. Ma se mi date questo sostegno finanziario e se i parlamentari si rendono conto che è necessario farlo, allora cambiamo rapidamente la legislazione... E, soprattutto, corriamo dei rischi insieme. Così come? Gli osservatori devono essere in trincea. Gli ho detto: 'Tu ed io dobbiamo inviare osservatori in prima linea in modo da avere elezioni legittime per noi e per il mondo intero. E questo è assolutamente giusto". (ANSA).

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