“DE BENEDETTI FU PROSCIOLTO DALL'ACCUSA DI AVER PAGATO 10 MILIARDI DI TANGENTI. FATTI CHE AMMISE DAVANTI A ME” – AUGUSTA IANNINI, MOGLIE DI BRUNO VESPA, CHE DA GIP NEL 1993 FECE ARRESTARE CDB, SCRIVE AL “CORRIERE” DOPO L’INTERVISTA RILASCIATA DALL’INGEGNERE A CAZZULLO: “NON È VERO CHE IO AVESSI LEGAMI DI AMICIZIA CON FININVEST MA ESCLUSIVAMENTE CON UN LORO AUTOREVOLE RAPPRESENTANTE. È VERO CHE L’ING. DE BENEDETTI FU PROSCIOLTO DALL’ACCUSA DI CORRUZIONE. MA LA FORMULA DI PROSCIOGLIMENTO INTERVENNE DOPO MOLTISSIMI ANNI NEI QUALI…”
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IO, FININVEST E LA PRESCRIZIONE DI DE BENEDETTI
Lettera di Augusta Iannini per il “Corriere della Sera”
Gentile direttore, l’Ing. De Benedetti nell’intervista rilasciata il 26 ottobre ad Aldo Cazzullo ripete alcune sostanziali inesattezze per le quali il quotidiano la Repubblica fu a suo tempo condannato a risarcirmi una consistente somma di denaro.
In particolare non è vero che io avessi legami di amicizia con il «Gruppo» Fininvest ma esclusivamente con un loro autorevole rappresentante all’epoca indagato per vicende del tutto diverse da quelle contestate a De Benedetti e dalle quali venne — lui — assolto da altro giudice perché il fatto non sussiste. Fu questo rapporto di amicizia che mi impose una doverosa astensione.
È vero che l’Ing. De Benedetti fu prosciolto dall’accusa di corruzione per aver pagato circa 10 miliardi di tangenti per favorire la vendita di telescriventi al ministero delle Poste. Fatti che egli stesso ammise nel suo interrogatorio davanti a me.
Ma la formula di proscioglimento intervenne dopo moltissimi anni nei quali il processo si addormentò fino alla «declaratoria di prescrizione». Formula spesso ritenuta riprovevole dai giornali di cui all’epoca De Benedetti era Editore.
CARLO DE BENEDETTI E L’ARRESTO
Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera” – 26 ottobre 2024
[…] Ma la arrestano a Roma.
«La pm Cordova emette due mandati di cattura: uno per Galliani, uno per me. La gip Iannini, la moglie di Bruno Vespa, fa sapere che, avendo un legame di amicizia con il gruppo Fininvest, non può pronunciarsi su Galliani; a maggior ragione la logica doveva valere per me, che di Fininvest ero un avversario. Invece il mio arresto viene convalidato. Il generale dei carabinieri comandante della Lombardia mi convoca in caserma a Milano alle 5 del mattino. Con uno stile che è ancora un retaggio dei carabinieri, mi riceve in alta uniforme: “Ingegnere, mi dispiace, ma devo arrestarla”. Mi caricano su una Delta, che parte a rotta di collo verso Roma». […]