“DIRE MINCHIATE NON E’ REATO” – MICHELE SERRA SUL CASO VANNACCI-EGONU: “IL TRIBUNALE DI LUCCA HA FATTO BENE AD ARCHIVIARE L'ACCUSA DI DIFFAMAZIONE MOSSA DALLA PALLAVOLISTA AL GENERALE PER AVERLA DEFINITA 'NON RAPPRESENTATIVA DELL'ITALIANITÀ'. LA VICENDA SERVA DA LEZIONE A TUTTI NOI CHE STIAMO CON EGONU. NON BISOGNA OFFENDERSI. NON BISOGNA QUERELARE. BISOGNA ANDARE SORRIDENDO ALLA GUERRA DELLE PAROLE E DUNQUE ALLA GUERRA DELLA POLITICA, RIBATTERE COLPO SU COLPO, CHIAMARE RAZZISTA IL RAZZISTA, VANNACCI I VANNACCI…”

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IL CASO VANNACCI-EGONU

Michele Serra per "la Repubblica"

michele serra foto di bacco (3)

Non spendo neanche mezza parola per dire, tra il Vannacci e Paola Egonu, da che parte sto. Ma credo che il Tribunale di Lucca abbia fatto bene ad archiviare l'accusa di diffamazione mossa da Egonu al Vannacci per averla definita "non rappresentativa dell'italianità". Frase "impropria e inopportuna" secondo lo stesso Tribunale, ma non tale da costituire reato.

 

Traduzione dal giudicese all'italiano: dire minchiate non è reato.

 

La vicenda serva da lezione a tutti noi che stiamo con Egonu. Non bisogna offendersi.

 

paola egonu

Non bisogna indignarsi. Non bisogna querelare (a parte i rari casi nei quali la querela è nelle cose, è dovuta, è inevitabile). Non bisogna mostrare le ferite. Bisogna andare sorridendo alla guerra delle parole e dunque alla guerra della politica, ribattere colpo su colpo, chiamare pregiudizio il pregiudizio, razzista il razzista, minchiata la minchiata, Vannacci i Vannacci.

 

La principale prova a carico dei razzisti è la realtà, contrapposta ai loro fantasmi. E dunque impariamo a sbandierare la realtà e vinceremo la guerra. Se Egonu entrasse nell'aula dell'eventuale processo alle opinioni di Vannacci, non sarebbe la parte lesa.

ROBERTO VANNACCI

 

Sarebbe la prova vivente (stavo per dire schiacciante, che nel suo caso calza benissimo) che Vannacci ha torto: sì, ho la pelle scura, sì, sono italiana. Altre domande? Non si tratta di porgere l'altra guancia, si tratta di sollevare entrambe le guance di qualche spanna al di sopra.

 

C'è una overdose di suscettibilità che va trasformata in combattività. Abbiamo ragione, che diamine, e per dimostrarlo non serve andare dall'avvocato. Serve dirlo a viso aperto, ogni giorno, senza paura.

paola egonu

 

 

VANNACCI SALVATO DAL GIUDICE

Luca Serranò per "la Repubblica" – Estratti

 

Una frase «inopportuna e impropria». Ma nessun reato. Il tribunale di Lucca ha archiviato l'inchiesta scaturita dalla denuncia di Paola Egonu contro il generale Roberto Vannacci, per un discusso passaggio («Anche se è italiana di cittadinanza è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità...») contenuto nel suo libro Il mondo al contrario.

michele serra foto di bacco (2)

Il gip Alessandro Dal Torrione ha accolto la richiesta della procura e fatto cadere l'accusa di diffamazione contro il militare, neoeletto al Parlamento europeo con una pioggia di preferenze: pur censurando l'espressione del militare, il giudice ha ritenuto non oltrepassato «il limite della continenza, che possa dirsi indicativo della volontà di offendere gratuitamente la reputazione» di Egonu, «di denigrarla, di sminuirne il valore, di portare un attacco indebito alla persona».

ROBERTO VANNACCI

 

«Valuteremo altre azioni — attacca a caldo l'avvocato della pallavolista, Simone Facchinetti — Si tratta di una decisione fuori dal tempo, peraltro in totale contrasto con quella del tribunale militare di Roma che ha accolto l'opposizione all'archiviazione.

 

Avevamo chiesto di considerare anche l'ipotesi di istigazione all'odio razziale, visti i commenti apparsi sui social dopo la pubblicazione del libro, ma non è stata riconosciuta neanche la diffamazione, è inaccettabile. Il mio studio ha ricevuto diverse telefonate di cittadini che hanno manifestato solidarietà a Paola e indignazione verso la decisione dell'archiviazione Tutte persone che credono nei diritti civili e nella ricerca dell'eguaglianza».

 

E ancora: «Interpelleremo il Coni per una presa di posizione a tutela di Paola e di tutti quegli atleti che secondo Vannacci, pur essendo italiani, non rappresentano l'italianità per i loro tratti somatici. In un momento come questo, in cui atleti come Mbappè e Thuram si schierano contro gli estremismi, Paola farà la sua parte».

michele serra foto di bacco (1)

 

Il generale, intanto, esulta. E chiama persino in causa la libertà di espressione: «Il coraggio vince ed oggi anche la realtà riprende il suo posto — la prima reazione a caldo — scansando un po' quella percezione che qualcuno vorrebbe prevaricasse il mondo reale che c'è ed esiste. La sinistra se ne faccia una ragione

 

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roberto vannacci al seggio per le elezioni europee
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