“DOVREMO RIPENSARE IL NOSTRO RAPPORTO CON LA RUSSIA” - MACRON INTERVIENE AL MEETING DI SANT’EGIDIO A PARIGI: “DOBBIAMO SFORZARCI DI AVERE IMMAGINAZIONE PER PENSARE LA PACE DI DOMANI SOTTO UNA NUOVA FORMA. SERVIRA’ COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE INTERNAZIONALE PERCHÉ QUELLO ATTUALE, OGGI, È INCOMPLETO E INGIUSTO. MOLTI DEI PAESI PIÙ POPOLOSI NON ESISTEVANO QUANDO I SEGGI SONO STATI DISTRIBUITI. OGGI SERVE UN ORDINE NEL QUALE I PAESI SONO DEGNAMENTE RAPPRESENTATI SIA CHE SI TRATTI DELLE NAZIONI UNITE, DELLA BANCA MONDIALE O DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE”
-Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Il presidente francese Emmanuel Macron raccoglie la sfida lanciata dalla Comunità di Sant’Egidio che organizza fino a martedì a Parigi l’incontro internazionale «Immaginare la pace». Nella giornata inaugurale, ieri Macron ha detto che dopo la guerra in Ucraina «dovremo ripensare il nostro rapporto con la Russia», e ha invocato un «nuovo ordine internazionale».
«Dobbiamo sforzarci di avere sufficiente immaginazione per pensare la pace di domani, la pace in Europa sotto una nuova forma» […] «La memoria della guerra ha perso valore, la speranza di pace si è indebolita» […] Macron ha detto di avere davanti a sé «un bel discorso che mi hanno preparato» ma ha preferito parlare a braccio […]
L’incontro organizzato da Sant’Egidio chiede una riflessione che non si rassegni al contingente […]. Macron coglie allora l’occasione per dire che «dovremo tenere in conto la riconciliazione con i Balcani e la realtà di un’Europa nella sua forma geografica, che non è né solamente l’Unione europea né completamente la Nato».
Macron chiede di «costruire un nuovo ordine internazionale perché quello attuale, oggi, è incompleto e ingiusto» e perché «molti dei Paesi più popolosi non esistevano quando i seggi sono stati distribuiti. Oggi serve un ordine nel quale i Paesi sono degnamente rappresentati, e dobbiamo farlo con istituzioni molto più giuste, che si tratti delle Nazioni unite, della Banca mondiale o del Fondo monetario internazionale». […]
Il capo dello Stato francese in passato è stato molto criticato per le sue varie iniziative verso la Russia: sia quando si è prodotto in coraggiosi tentativi di pace, come il viaggio in extremis al Cremlino pochi giorni prima dell’invasione russa dell’Ucraina, poi quando ha parlato nella necessità di «non umiliare la Russia», e infine quando si è fatto trattare da bellicista per avere evocato l’invio di truppe di terra in Ucraina, in modo da aiutare Kiev a difendersi dall’aggressione russa, ma con il rischio di entrare in guerra. […]