“DRAGHI NON HA PRONUNCIATO LA PAROLA ‘MAFIA’ NEL SUO DISCORSO DI INSEDIAMENTO, IL CONTRASTO AI FENOMENI CRIMINALI NON È IL SUO FORTE” - DI BATTISTA ATTACCA IL PREMIER E POI ACCUSA: “IGNOBILE VOLER ABOLIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA, UNO STRUMENTO CHE CONSENTE DI SOSTENERE MILIONI DI POVERI. NEL PAESE ALLA ROVESCIA LE MAFIE SI ERGONO A FONDI DI INVESTIMENTO MA IL PROBLEMA PER I POLITICI È IL REDDITO DI CITTADINANZA”.

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Anticipazione da Tpi

 

DI BATTISTA DRAGHI

“Nel Paese alla rovescia molti politici pensano che un modo per raccattare qualche voto in più sia abbattere il reddito di cittadinanza. Il capolavoro del sistema, del resto, è convincere i cittadini a prendersela con quelli che stanno peggio. Leggendo certi giornali pare che il dramma principale del Paese che ha subito stragi i cui mandanti sono rimasti occulti, siano i percettori del reddito. Per l’amor di Dio, tutto è migliorabile ed è evidente che occorrano più controlli per scovare chi non ha diritto al reddito o chi lavora in nero continuando a percepirlo. Tuttavia voler abolire uno strumento che, oltre ad esserci in gran parte dei Paese europei, consente di sostenere milioni di poveri, è ignobile. E ancor più ignobile è che siano politici privilegiati, parlamentari che maturano una pensione ampiamente superiore al reddito di cittadinanza dopo appena 4 anni, 6 mesi, ed 1 giorno di legislatura, a volerlo cancellare.

DI BATTISTA VS DRAGHI TPI

 

Nel Paese alla rovescia colui che veniva (e che viene ancora) considerato il migliore tra i migliori, lo stupor mundi della politica - ovvero Mario Draghi - non è riuscito a pronunciare la parola mafia nel suo discorso di insediamento in Senato. Non che parlare di mafia basti, sia chiaro, ma non parlarne (e comunque parlarne poco e male) ci consente di capire quanto a Draghi stia a cuore la questione. Del resto, che il contrasto ai fenomeni criminali non sia il suo forte basta ricordare - oltre all’oscena riforma Cartabia – quel che Gratteri, un magistrato condannato a morte dalla ’ndrangheta, ha detto di lui: «Draghi? Non pervenuto. Per quanto riguarda giustizia e sicurezza non pervenuto. È solo un esperto di finanza».

 

ARTICOLO DI ALESSANDRO DI BATTISTA CONTRO DRAGHI SU TPI

A proposito di finanza, il pm Giuseppe Lombardo ha calcolato, per difetto, in 220 miliardi di euro all’anno, il volume d’affari del grande crimine organizzato in Italia. Non solo. Lombardo ritiene che tale potere economico-finanziario per le mafie non sia fine a se stesso. Al contrario si sta via via trasformando in un potere politico in quanto, se solo una parte di tale enorme quantità di denaro venisse (cosa che pare già avvenga) investita nell’acquisto di titoli di Stato, diventa, parola del giudice, «condizionante sulle scelte politiche». Quanti articoli sono stati dedicati a tale potere mafioso potenzialmente eversivo e quanti ad alcune storture di uno strumento di dignità quale il reddito di cittadinanza? «C’è un’aria di restaurazione, di liberi tutti: è un momento brutto per il contrasto alle mafie, alla criminalità organizzata e alla criminalità comune» ha detto Gratteri. Nel Paese alla rovescia le mafie si ergono a fondi di investimento, i criminali si trasformano in colletti bianchi ma il problema per i politici è il reddito di cittadinanza”.

 

 

 

DI BATTISTA