“GIANNI AGNELLI PROVAVA PER BERLUSCONI UN MISTO DI INTERESSE ANTROPOLOGICO, INVIDIA, DIVERTIMENTO” - JAS GAWRONSKI, AMICO DELL’AVVOCATO E PORTAVOCE DEL CAV NEL 1994: “LO INVIDIAVA PER IL SUCCESSO CON LE DONNE, E PER IL BUSINESS DELLA TELEVISIONE - LO TROVAVA MOLTO SIMPATICO E UN PO’ LO PRENDEVA IN GIRO, MA SOLO FINCHÉ NON È DIVENTATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, POI MAI PIÙ; AVEVA UN SACRO RISPETTO DELLE ISTITUZIONI”
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Estratto dell’articolo Michele Masneri per “il Foglio”
]Jas Gawronski […] è stato tra le altre cose anche portavoce di Silvio Berlusconi al suo primo incarico di governo nel fatale 1994. […] “Avevo lavorato come giornalista alla Fininvest, conducendo ‘Big Bang’, che era una specie di Quark, negli anni Ottanta. L’idea era quella di emulare Piero Angela, ma non ci andammo neanche lontanamente vicini”, […]
“Fui favorito credo dal fatto che ero amico dell’Avvocato Agnelli”, dice Gawronski. “Berlusconi venne una prima volta a Torino, a villa Frescot, a trovare Agnelli, che l’aveva invitato spinto a sua volta da una forte curiosità per questo personaggio, per cui provava un misto di interesse antropologico, invidia, divertimento”. Invidia per cosa? “Per il successo con le donne, e per il business della televisione”.
[…] “Agnelli trovava Berlusconi molto simpatico e un po’ lo prendeva in giro, ma solo finché non è diventato presidente del Consiglio, poi mai più; aveva un sacro rispetto delle istituzioni”, […] “Per il Cav. l’Avvocato era un mito. Ha sempre sostenuto di avere la sua foto incorniciata sul comodino”.